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26 novembre 2010

Prima e dopo. Una vetrina Luigi XVI

A volte quando mi ci metto
non so neppure io dove voglio arrivare
e mi lascio guidare dall' istinto invece che dalla ragione...
come quando
qualche anno fa, presa dalla mia follia creativa 
decisi di dipingere questa libreria...
Amici miei
storcerebbero il naso se potessero dirmi veramente
quello che pensano 
ma io penso che si sbaglino loro 
quindi li lascio dire..
Alle mie amiche invece a cui piace Maria Antonietta 
dovrebbe anche piacere
qualcosa del genere
che come Oggetto forse non metterebbero in casa 
anche perchè tutto sommato non hanno la casa adatta...
ma se mi seguono
devono riconoscere 
che si tratta di  una bella "prova d' autore"..
allora guardate questa vetrina e poi seguitemi nei miei voli pindarici...

Si ha più scelte sempre nella vita 
e non sempre siamo sicuri di far la cosa
giusta 
M Kundera scrive nel suo Romanzo 
l' insostenibile leggerezza dell' essere 
che la Vita è come una piece teatrale 
si va in scena senza prove generali
ecco
io ...quando ebbi davanti questa vecchia vetrina


pensai che appunto avrei potuto semplicemente
dipingerla di bianco .....l' avrei venduta benissimo....
e tutto sarebbe stato a posto...
ma dopo anni dei soliti oggetti ....
decisi che ero stanca
avevo un idea...
avrei si, potuto
eventualmente... dargli una grattatina
o patinarla con la mia famosa crema
 P.A.C.T.R.A.


insomma una roba più o meno così...
oppure....
divertirmi a ricreare Ambienti colori e giochi ..
dei tempi passati
quei tempi che così adoro..
e che forse 
o per fortuna non torneranno più
I tempi di Maria Antonietta..
Avevo molti libri in proposito
ma oggetti di questo genere si trovavano solo
nelle sacrestie delle chiese
o nei palazzi
nobiliari
siccome io mi sento (a casa mia almeno) 
una regina
anche a rischio di perder la testa 
vi faccio vedere una cosa

vedete queste marmorizzature?..
le ho dipinte a mano 
e le ho  anche dorate a foglia ...sui bordi in rilievo
tenendo conto del fatto 
che quello che ho usato 
per le bordature era vero oro a foglia
che io stendo imperfetto come avrebbe fatto il tempo...

mentre la stavo facendo
mi davo da me stessa della pazza...
perchè sapevo che non avrei mai trovato nessuno, 
(almeno non nel mio giro)
così pazzo da comprarla...
ma chi se ne frega ...

pensavo.... 
e la mia mano andava avanti da se...

Avevo appena visitato la reggia di Caserta 
e ne ero pervasa...
o invasa... direbbe un esorcista ...
ma
il fatto che potesse piacere a qualcuno o meno 
mi era ininfluente
pensate a quanto sono folle...
sapendo che per me il tempo dovrebbe essere denaro 
e il lavoro dovrebbe produrre cose vendibili velocemente 
e via....
pronto ecco...se ne fa un altro...
Nonostante ciò 
dato che in casa mia tra le numerose stanze 
avevo una stanza interamente dipinta alla maniera di Pompei...
coi veri colori pompeiani prima dell' eruzione...
continuai imperterrita nella mia follia creativa..
e questo o più o meno
considerata la cattiva qualità delle foto 
che come sapete mi contraddistingue ( ahaha)
fu il risultato...

Giuro amici e amiche che 
non è morto nessuno vedendola ...
posso garantire ...
ma la voce si rompeva 
e il silenzio era eloquente...o forse fuorviante 
che, i complimenti nonostante tutto, si sprecavano
Qui sono io 
con la vetrina esposta
in una mostra di Natale a Firenze nel 2007 
alla Stazione Leopolda....

Quest' opera è un capolavoro nel suo genere 
lasciatemelo dire...
e ha riscosso tributi ovunque devo dire..
 ma nessuno... l' ha ancora  comprata....e un motivo ci potrebbe anche essere...

 Però...
ho fatto molte cose simili ...
che son servite da ispirazione
per ambienti più semplici...
e ...mi ci sono divertita...

Purtroppo
 il grosso problema 
è che
anche se qualcuno l' avesse voluta comprare... 
a casa mia è venuta l' Alluvione 
e ci ha pensato lei
a renderla invendibile del tutto....
Tra l' altro proprio in questa foto 
si può vedere più esattamente 
il suo vero colore...
e lo stato in cui è ormai ridotta
non so se rendo l' idea...

Cest' la vie  mon Amis...
a volte ....anche i sogni
più belli
finiscono ...
senza possibilità di recupero...







18 novembre 2010

Prima e dopo. Il camino Guds Fred.

Spesso le cose 
amiche e amici...
hanno un percorso parallelo alla nostra vita
la cambiano
la definiscono, la sottolineano, 
crediamo di averle fatte e invece " Fanno noi"


di questo Camino ...di questa trasformazione... amiche e amici
avrete già sentito parlare 
o visto qualcosa...


Ecco all' inizio la stanza si presentava più o meno così...
si trattava di un camino rustico...
costruito negli anni 80 in stile Engadinese 
tutto il rustico aveva uno stile molto molto norditaliano
secondo un preciso desiderio
della padrona di casa sciatrice provetta 
e grande amante della montagna
pur vivendo al mare.
Vi era  un grande 
tavolo fratino massiccio...
panche per sedere con gli amici ...divani di legno ...con cuscinoni a quadri...
insomma  diciamo
era una di quelle stanze in cui i mariti dicono
oh qui posso rilassarmi mettere i piedi sul divano insomma
un posto "comodo"...
alla loro maniera...
come diremmo noi..un pò,.incasinato...


come vedete questo camino
era un pò sciupato dall' uso e
alquanto triste 
appoggiato com'era su pareti bianche
quelle pareti che diventano un pò lividie con la nostra luce 
specialmente quando piove...
e senza un qualcosa di allegro e divertente...
appaiono banali e scontate...

ma dato il fatto che la proprietaria 
è quella stessa di cui vi ho già parlato
la quale mi ha dato modo di costruire ...tutte o quasi le chanche 
che mi hanno portato fin qui

ecco 
mi ha dato carta bianca

e quando mi si da carta biaaancaaaaa...

Sono intervenuta per prima sulle pareti 
con della normale pittura 
da muro
poi sul perlinato in legno antiumidità


quindi ho dipinto delle coroncine gustaviane...


e vi ho aggiunto dei dipinti ispirati alla natura 
nei tipici cassettoni.
I dipinti si ispirano alle foto
del Libro Case Svedesi 
che è la mia bibbia...


quindi vi ho dipinto una coroncina augurale 
che si trova anche in molte case Svedesi
su cui sta scritto un Buon augurio...
Guds Fred
 che significa 
una sorta di A Dio piacendo...


questo era alla fine il risultato..


Ora sono passati 
 cinque anni....
e ripensandoci
quante cose sono successe attorno a quel camino...


questo è adesso 
Il camino Guds Fred!
dopo cinque anni e tanti... tanti... cambiamenti..
nella vita delle persone 
che lo possiedono o che lo possedevano  
e anche nella mia che l' ho solo dipinto...

Certo, anche se le cose,
 restano più o meno le stesse..
tutto intorno può cambiare 
e la nostra vita che spesso,
non ce ne fa accorgere 
come in una fotografia sbiadita dal tempo
vediamo solo quello che ricordiamo...

questa ero io allora
(discretamente incazzata e ora non ricordo nemmeno perchè... )
per la festa di inaugurazione
a bordo piscina...

c'erano tanti amici quel giorno...

      


Tantissime cose della mia vita si sono svolte 
davanti a questo camino..
insomma.

Naturalmente non tutte sono raccontabili...
(e mio Dio non pensate a cose troppo sconce!...eheehheh)
ma
proprio



 attorno a questo camino... 
stanno ancora accadendo delle magie...
oppure dei miracoli.... 
credendo in Dio
quel Dio, 
piacendo al quale.....




ma
 lo vedrete nei prossimi giorni....





10 novembre 2010

Prima e dopo. Un caminetto moderno diventa antico....



Care amiche e cari amici
quello che vi farò vedere adesso 
è abbastanza sorprendente,
 ma
al di là dei gusti personali 
si tratta di un ambiente molto.. direi
Natalizio 
quindi
ve lo propongo...

Ora vi chiedo...

che cosa avreste fatto di un  camino così antiquato, 
diciamo moderno-vecchio,,, 
in una casa che come voi 
si stesse trasformando
dopo venti anni 
in qualcosa di più intimo e personale...?

Beh 
ve lo dico io...
lo avreste buttato via ...
e ne avreste comprato uno nuovo...
ma ....c'era anche, un altra soluzione...
infatti la proprietaria che non voleva spendere tanto...
e sopratutto non gradiva avere i muratori in casa per tre o quattro mesi
ha preso la decisione più astuta che si potesse prendere...
cioè?
Ma è chiaro
chiamare me.
In verità un muratore 
l' ho chiamato anche io 
ma, ci ha messo poche ore 
per costruire una piccola parete laterale 
dove mancava
allora op l' ho dipinto alla mia maniera 
con colore puro e tanta spugna


quindi...l' ho dipinto coi colori caldi delle pareti
e vi ho dipinto un riquadro marmorizzato sul davanti
 due laterali più uno sul retro
dove abbiamo appeso uno specchio...

per renderlo più lussuoso ed elegante...
poi mi sono detta ...
adesso 
lo illuminiamo a dovere
e ci abbiamo appoggiato una piantana 
costruita da noi 
unendo un lampadario e una piantana stile antico..
ma


ma non mi pareva ancora abbastanza camino...quindi
ho avuto un idea che ritengo miracolosa, 
quasi quanto quella di Cesare Ragazzi...
ho preso una cornice da quadri molto alta e 

ci ho costruito una cornice a mò di ripiano per il caminetto
ho decorato due frontali in legno 
secondo un disegno marmoreo da altare 
e vi ho aggiunto due capitelli decorativi
ho dorato a foglia ttutto il piano in pietra che gira attorno al camino...
e così ecco il risultato...

da così




a così


niente male no?...

fa molto Natale....


La vostra Marzia-Sofia



9 novembre 2010

Lavori. 2005. Un ingresso a disegni Gustaviani


Cari amici
quello che andrò a farvi vedere oggi
è qualcosa che ha avuto un segno determinante nelle cose della mia vita
come sempre non si sa quando si inizia un lavoro dove ci porterà..
.e io allora non lo sapevo...
sono passati cinque anni dal momento in cui
una Signora ...direi molto confusa 
passò dal mio negozio in centro a Sarzana 
e chiese che cosa avrei potuto fare 
per trasformare la sua casa...completamente 
senza rovinarla finanziariamente...


Ecco devo dire che
appena aperta la porta 
lo scenario 
che mi si presentò davanti era più meno desolante...
logicamente non sapevo come avrei potuto fare per dirle che il tutto era
così disgustoso...senza ferirla..e sebbene  la diplomazia non mi manchi 
 la menzogna non mi appartiene.
Mi dominai 
al contrario di quello che ci si sarebbe aspettati da me...
per la solita ragione che ormai ..
oh voi che mi seguite...
conoscete bene!!!! 
il vile pasto quotidiano...
erano le prime volte che mi cimentavo
nel tentativo... poi risultato vano 
di addomesticare 
una certa mania italiana per la perfezione, la pulizia, la precisione...il finto insomma
avevo sempre o quasi lavorato all' estero..
.
qui in Italia
almeno in questa piccola provincia
lo Shabby non era molto conosciuto 
e tantomeno il Gustaviano
da cui lo Shabby trae origine...
Siccome la casa di fuori 
si presentava come un castello

avrei potuto anche mettermi a rompere le mura 
per rendere gli affreschi
 il più possibile simili all' originale, 
ma come potete immaginarvi
non mi fu concesso....

decisi allora di cercare di realizzare un piccolo
miracolo
alla marzia-sofia style 
come direbbe la mia amica Caterinette

Tyron allora 
non era neppure maggiorenne 
ma aveva scelto di lavorare già 
in laboratorio
vedete?...

questa era esattamente la stessa stanza


non ci crederete lo so 
ma questa era davvero la stessa stanza....
della foto in alto...

C'era solo un piccolo particolare...

Io non ero più la stessa
e Tyron non era più lo stesso
e B.
partì per la Germania...
e ...
ancor non torna...
il tutto aveva forse a che fare con la proprietaria 
di questa casa...
forse con la stanchezza 
forse coi numerosi
problemi 
esistenziali
forse con diversità di vedute e di culture...

comunque...
 qui finì la nostra triade..
ma questa è un altra storia....
Questa che vedete sopra ..era la casa
e questa fu anche l' ultima volta 
che 
loro due 
anzi noi tre...
 lavorammo insieme..
.
Son passati cinque anni
da queste foto... 
eppure il ricordo mi provoca ancora una certa rabbia...
e non posso fare a meno di chiedermi..
perchè ...è andata a finire così.?...

7 ottobre 2010

Prima e dopo. Un ingresso perfettamente Gustaviano

Questo ingresso lo avete già visto qualche giorno fa
la foto finale del risultato...
era parte della casa di R T
la mia amica tedesca di B...
qua sotto sono insieme a lei
mentre mi sto preparando per dipingere la parete
dell' ingresso superiore della sua grande villa a due piani...
Era l' agosto del 2006
quando cominciammo i primi tentativi ed era l' agosto del 2007
quando finimmo per ovvie ragioni di distanza.
Lei era venuta a prendermi in aereo
ed io ero in un momento abbastanza difficile della mia vita
come sempre direte voi, che mi conoscete...eh beh
Un pò si... io se non "soffro" non vivo...
la felicità è e in sè, per me,  qualcosa di non creativo
Soffrire è pensare... agire muoversi sognare
La sofferenza è creazione
La felicità è annullamento
non arricchisce ti rende fragile
impaurita timorosa di perderla
il dolore invece ti ingegna ti rende fertile
e ti muovi per superarlo
per mandarlo via.
La felicità te la aspetti e ti sembra consolidata
 ma il dolore..
non vedi l' ora di scacciarlo e ti comporti di conseguenza...
quindi crei...

Io forse al contrario di molte di voi amo che le mura raccontino delle storie
odio le mura bianche...
sono secondo me belle... solo nelle foto...
e non l' ho detto solo io ma anche
il famoso architetto Mongiardino...
la pensava come me
Come che sia ,,ogni volta...che ero da lei..
avevo davanti questa parete
e dicevo a Rose..
Mein Gott R..das ist nicht Gut...
e lei nicchiava lo sapeva che non era bella...
ma c'era da scontrarsi con HG che come tutti gli uomini
remava contro!
e considerato la mole di lavoro
che ci aveva concessa in quella casa
dovevamo stare un pò calme...
ma noi invece scalpitavamo..


Decidemmo così di metterlo davanti al fatto 
compiuto durante una sua vacanza...di quindici giorni 
era andato non ricordo dove ...col suo club di Tennis
e noi due cospiratrici ci lanciammo nell' impresa...
prima di tutto avevamo segretamente 
acquistato una vecchia consolle in ferro battuto
 lo avevamo già fatto la volta precedente in cui ero andata e
ora la consolle rimasta in attesa ... 
era tetra e buia insomma  anonima più o meno così
Pronte per la straordinatria trasformazione?
 tenetevi forte...

Era una consolle trovata da un antiquario ...tutta rugginosa per finta
era finta shabby ma banale anche se di bella fattura...
Appena HG
 ci salutò sulla porta
io mi arrampicai sulla scala..
.il tempo stringeva 
e doveva esser tutto pronto prima che lui tornasse
 Così  cominciai a preparare la parete


nel frattempo pianificavo anche la trasformazione della consolle ..
che dipinsi 
tenendo conto del fatto che dovendo restare shabby
aveva bisogno di un modo di dipingere non tradizionale
Come vedete vi si erano aggiunti ...
al lavoro già di per se notevole...
due appliques .
che coordinate al tutto diventarono
molto piacevoli
questa era una prima versione ...
La luce del nord è gelida 
e la rendeva totalmente piatta




avevo anche uno specchio 
che Rose aveva acquistato 
nel mio laboratorio di Via Romana a Firenze...

Questa era una parte del lavoro 
ma io volevo vedere la vita passare 
su quelle pareti e danzare...

Quindi cominciai..
.non senza la mia musica a scquarciagola nelle orecchie 
e i miei pensieri dolorosi nella mente 
a
dipingere i miei personali cassettoni Gustaviani...
reinterpretandoli alla mia maniera forse.. ma...
mettendoci tutta la mia anima 
e la mia "sofferenza"



eccomi qua... intenta a Creare
per regalare all' ambiente
il mio personale sguardo 
sulla vita...


Il risultato ve lo gantisco ....
somiglia ad un Oasi della mente
un qualcosa dove lo spazio si concentra nell' animo 
e lo tranquillizza lo rassicura
lo scalda
lo avvolge in un Sogno che spesso 
nella vita di tutti i giorni 
si dimentica di sognare...
e siccome la casa è il tatro 
della nostra anima come penso io lasciamola 
recitare raccontare di noi ..vivere insomma.
Quando HG
 è tornato
giuro che mi ha baciato
e non credo avesse in mente altro....


anche le poltrone erano già in casa di R
è bastato togliere quell' orrenda
finitura marrone al legno e sbiancarle e patinarle 
con l' aggiunta di un tocco di oro in pasta 
ed eccole qua anche il rivestimento ha preso tutta una diversa luce...
che ne pensate?..peccato 
non potervi far vedere la faccia di HG
avrebbe meritato un intero post!!!!

La vostra Marzia -Sofia



Le jardin Il piiù grande giardino shabby della Liguria.

Le Jardin questo è il nuovissimo giardino del ristorante che ho arredato insieme a mio figlio. Era una selva selvaggia aspra e scura come di...