21 novembre 2010

Mio Padre. Secondo capitolo .

Vedete questa foto?
e lo vedete quel bel ragazzo col libro in mano...
Il ragazzo più grande 
quello coi pantaloncini corti
 l' aria seriosa e il libro in mano?

era mio nonno 

Il padre di mio padre
Giulio.

Era un bell' uomo
mio nonno, 
ecco da chi aveva preso la sua bellezza, mio padre...
ma entrambi erano testardi, orgogliosi decisi... 
e si scontravano sempre
cosa che per esempio a me con mio padre non è successa 
forse perchè io ero femmina...
(bugiaaa!!)

Mio padre se ne andò di casa a 16 anni
per contrasti con lui...
Lui voleva che studiasse il violino 
che si interessasse all' Opera che studiasse Lirica...
lo chiamò Oris ...
come un cavallo della sua scuderia...
a mio padre non è mai importato molto
ma qualcun altro per un nome così si sarebbe inc..di brutto.
Voleva
insomma  
che  mio padre studiasse
che non pensasse allo sport...
ne alle donne.
Ma mio padre
voleva solo una cosa 
una bicicletta...
aveva lavorato  duro e
aveva risparmiato ogni centesimo
poi 
se l' era finalmente comprata...
ma quando la portò in casa
mio nonno lo guardò dall' altra parte del tavolo di cucina 
mentre mia nonna spignattava 
e mia zia strillava nel seggiolone...
e disse severo...
Oh cosa ll'è quella?
Niente... una bicicletta...
rispose mio padre...


ma voglio farvelo raccontare da lui cosa successe 
vi prenderò un pezzo del suo libro ...
ecco qua



Nel mese di Maggio del quarantanove invece accadde un fatto che apparentemente innocuo, avrebbe invece determinato e accompagnato tutta la mia vita e quella delle persone a me care.
Stavo ascoltando alla radio la radiocronaca di una tappa del giro d’ Italia.
Ed ebbi un colpo di fulmine.
Un illuminazione.
Mi innamorai.
Si, ma non di una donna. Di una bicicletta.

Mi innamorai di quello sport.
E ancora adesso mi dura.
Cominciai a pensare alla bici da corsa giorno e notte. Non facevo altro che pensarci era un a vera e propria ossessione. Giorno e notte non pensavo ad altro.
Non spendevo mai una lira.
Avevo un sogno. E volevo, come sempre nella mia vita, tenace fino in fondo, realizzarlo a tutti i costi.
A tutti i costi ?
Direi di si. Esattamente a tutti i costi.
Riuscii a mettere insieme trentatremilalire, una cifra considerevole per quei tempi, e infine, la comprai.
La comprai dal Bartolozzi.
Il Bartolozzi era un ex ciclista con un bel negozio di bici a Scandicci.
Era un Atala. Mi parve bellissima.
Lo ricordo sempre come fosse ora. Era il giorno dell’ ascensione del millenovecentocinquanta.
Purtroppo quella soddisfazione durò poco.
Solo un attimo.
Poche ore.
Mio padre infatti,  mantenne quello che aveva promesso.
La prese, e la scaraventò dalla finestra del terzo piano.
Capii allora che non avrei più potuto vivere in quella casa.
Non un minuto di più.
E me ne andai.
Aspettai un anno però.
Un intero anno.
E dopo l’ ennesimo litigio, il Lunedì di Pasqua,aspettai che uscisse 
presi una valigia piena di giornali e ....

Così scrive mio padre nel suo romanzo autobiografico
La vera storia dell' Eroe
in vendita su
www.ilmiolibro.it

La sua passione è sempre stata correre in Bici
ed era un vero Campione



quando se ne andò da casa 
si rifugiò a casa di suo zio
 il fratello di sua madre 
altro grande campione di ciclismo
di cui vi parlerò un altra volta..( che merita..)
e lì si innamorò di mia madre che era bella come Rita Haywort 

ed era sua prima cugina...
così 
come in tutti i Romanzi che si rispettino 
successe un fatto che scombussolò tutte le carte in tavola... 
Dalla passione per la bicicletta 
alla passione per la cuginetta
venne fuori la Marzietta


che anche se non ero male 
non avevo le due ruote...
e poi non fu ancora finito
perchè due  anni dopo nacque Cinzia mia sorella

e mio padre non potè più correre per lungo tempo...
ma non appena fummo un pò più grandi...
lui riprese in mano la bici 
e da allora c'è voluto un destino cattivo 
perchè smettesse..
.
Così fu che 

Lui ...cominciò a vincere

Campione Toscano
Campione Italiano
etc etc ...
un mare di vittorie
e io che ero l' addetta alle spolvero delle Coppe 
le odiavo un pò
Babbo che hai fatto? gli chiedevo ogni Domenica
Ho vinto...era la consueta risposta...
era il mantra 
della mia giovinezza...

vinceva sempre...
a volte anche tre volte in un giorno... 
che gareggiava di mattino di pomeriggio e in notturna
noi lo vedevamo poco..
ma domandate ai miei amici, se non lo vedevano...
al contrario di quello che asseriva mia madre 
che non era presente
per me
lo era anche troppo...(eheheh)
vinceva gareggiando contro dei veri campioni... 
quelli che ce l' avevano fatta 
in gioventù a poter correre,al contrario di lui
quando erano giovani ...davvero
ed erano stati dei gran corridori 
lui saprebbe farvi dei nomi 
io non li ricordo
che il ciclismo onestamente 
mi annoiava..da morire


insomma...  capitemi...
ogni vittoria
una coppa da pulireee!!!!


era una bella rottura..

era sopratutto volontà la sua,,,oltre alla forza fisica... 
e ce la faceva sempre...
specialmente sui premi
della montagna..
ne ha di storie da raccontare 
e se la maledetta malattia non lo avesse fermato....


Quando finalmente 
( disse mia madre) 
smise di correre
si mise a fare Il direttore sportivo 
e lo fece per le più grandi squadre  
diventando un mito 
perfino in Sudamerica.
dove veniva invitato con tutti gli onori 
a tenere conferenze 
come fosse stao un medico sportivo...

Da casa nostra ...son passati tutti i maggiori ciclisti di quest' epoca...
da Cipollini a
Fondriest e sono solo due nomi che mi ricordo...
Quello che vedete nella foto di sotto 
insieme a lui è Bartalini 
campione Olimpico..e del Mondo...



e questo 
è mio Padre 
che se anche non fosse mio Padre 
lo amerei lo stesso...


PS ce ne sarebbe da dire...
ma il resto...
 alla prossima puntata!!!!









18 novembre 2010

Prima e dopo. Il camino Guds Fred.

Spesso le cose 
amiche e amici...
hanno un percorso parallelo alla nostra vita
la cambiano
la definiscono, la sottolineano, 
crediamo di averle fatte e invece " Fanno noi"


di questo Camino ...di questa trasformazione... amiche e amici
avrete già sentito parlare 
o visto qualcosa...


Ecco all' inizio la stanza si presentava più o meno così...
si trattava di un camino rustico...
costruito negli anni 80 in stile Engadinese 
tutto il rustico aveva uno stile molto molto norditaliano
secondo un preciso desiderio
della padrona di casa sciatrice provetta 
e grande amante della montagna
pur vivendo al mare.
Vi era  un grande 
tavolo fratino massiccio...
panche per sedere con gli amici ...divani di legno ...con cuscinoni a quadri...
insomma  diciamo
era una di quelle stanze in cui i mariti dicono
oh qui posso rilassarmi mettere i piedi sul divano insomma
un posto "comodo"...
alla loro maniera...
come diremmo noi..un pò,.incasinato...


come vedete questo camino
era un pò sciupato dall' uso e
alquanto triste 
appoggiato com'era su pareti bianche
quelle pareti che diventano un pò lividie con la nostra luce 
specialmente quando piove...
e senza un qualcosa di allegro e divertente...
appaiono banali e scontate...

ma dato il fatto che la proprietaria 
è quella stessa di cui vi ho già parlato
la quale mi ha dato modo di costruire ...tutte o quasi le chanche 
che mi hanno portato fin qui

ecco 
mi ha dato carta bianca

e quando mi si da carta biaaancaaaaa...

Sono intervenuta per prima sulle pareti 
con della normale pittura 
da muro
poi sul perlinato in legno antiumidità


quindi ho dipinto delle coroncine gustaviane...


e vi ho aggiunto dei dipinti ispirati alla natura 
nei tipici cassettoni.
I dipinti si ispirano alle foto
del Libro Case Svedesi 
che è la mia bibbia...


quindi vi ho dipinto una coroncina augurale 
che si trova anche in molte case Svedesi
su cui sta scritto un Buon augurio...
Guds Fred
 che significa 
una sorta di A Dio piacendo...


questo era alla fine il risultato..


Ora sono passati 
 cinque anni....
e ripensandoci
quante cose sono successe attorno a quel camino...


questo è adesso 
Il camino Guds Fred!
dopo cinque anni e tanti... tanti... cambiamenti..
nella vita delle persone 
che lo possiedono o che lo possedevano  
e anche nella mia che l' ho solo dipinto...

Certo, anche se le cose,
 restano più o meno le stesse..
tutto intorno può cambiare 
e la nostra vita che spesso,
non ce ne fa accorgere 
come in una fotografia sbiadita dal tempo
vediamo solo quello che ricordiamo...

questa ero io allora
(discretamente incazzata e ora non ricordo nemmeno perchè... )
per la festa di inaugurazione
a bordo piscina...

c'erano tanti amici quel giorno...

      


Tantissime cose della mia vita si sono svolte 
davanti a questo camino..
insomma.

Naturalmente non tutte sono raccontabili...
(e mio Dio non pensate a cose troppo sconce!...eheehheh)
ma
proprio



 attorno a questo camino... 
stanno ancora accadendo delle magie...
oppure dei miracoli.... 
credendo in Dio
quel Dio, 
piacendo al quale.....




ma
 lo vedrete nei prossimi giorni....





17 novembre 2010

Anno 2005 Il primo spazio espositivo il Marchese di Carabas.

A volte le cose anche se fatte con le migliori intenzioni 
non riescono come si vorrebbe

pensate che Walt Disney
pensò di far bene 
regalando alla madre un impianto di riscaldamento nuovo di zecca 
di cui lei morì a causa di un esplosione...
Insomma non tutte le ciambelle riescono col buco...
Beh anche a me spesso le cose non sono andate per il verso giusto
ma io a torto o a ragione ho continuato inperterrita per la mia strada..
se adesso mi chiedete se credo di aver fatto bene beh mi ci vuole un mese per rispondervi...
ma diciamo che l' ho fatto ecco...

Tra tutti i negozi e i laboratori 
....nove in Germania e
quattro in Italia...di cui vi ho parlato 
c'è n'è rimasto uno solo
l' ultimo prima dell' attuale laboratorio 
"Il marchese di Carabas" 
di cui non ho ancora fatto menzione...

così adesso ve lo faccio vedere...
Eccolo qua 
si trovava nel centro storico di Sarzana
una cittadina antica e bellissima 
famosa anche per un mercato antiquario 
che si svolge tutti gli anni dal primo al 15 di Agosto....

Voglio parlarvi anche di questo negozio
perchè vi sto raccontando la mia vita...
è forse anche per farvi capire 
quanto sia difficile farcela in questo mestiere...

Forse vi chiederete perchè ...ormai 
si aprono e si chiudono negozi come se niente fosse
li vedete... ci sono.. e puff ..sono spariti ..
beh, domandatelo un pò ai nostri politici... se ne sanno qualcosa..
loro però non hanno tempo di occuparsi di noi piccoli disperati
che cerchiamo di mettere insieme il pranzo con la cena
Era il periodo precedente Natale 
del 2005 
quando lo aprimmo...si trattava di due locali molto belli 
pavimenti di marmo infissi in ferro
mura a mattoni e volte in 25 mq e più
quattro vetrine


Tyron aveva appena compiuto diciotto anni 
e avrebbe potuto occuparsene


Lo inaugurammo con una bella festa...
qui vedete la tavola imbandita del buffet
alla sera...


 il luogo era carino e
anche se dentro non c'era posto 
per festeggiare 
poichè era troppo piccolo....
 festeggiammo all' esterno...
era il primo negozio ...
di Tyron
lo vedete mentre abbraccia il nonno...

come sempre lo stile era il mio...un misto di cose 
shabby e Gustaviane 
con un accento di Brocantage...
e il mio animalier in fusion...

c'erano anche gli oggetti di nostra produzione in catalogo





Un tempo questa  antica Via del centro di Sarzana 
era la via degli antiquari...
si trovavano ad ogni angolo ed era una festa per gli occhi 
ce n'erano una concentrazione impressionante..
per densità
il mercato stesso era secondo solo
ad Arezzo

e nei quindici giorni d' estate 
una fetta di italiani appassionati d' arte antiquaria 
riempiva le vie e i ristorantini caratteristici...
erano stracolmi e pieni di vita

 probabilmente anche qua in queste mura 
prima di noi 
si erano venduti mobili o oggetti d' arte
e anche nei negozietti vicini era pieno di restauratori detarlatori e artigiani vari...




c'erano venuti anche i miei genitori...
da notare il tranquillo appetito di mio padre e il consueto scetticismo di mia madre
che stava sicuramente pensando
" Mah un altro? chi sa quanto dura?"

e molti amici e conoscenti
curiosi vari e ammiratori
che peraltro vennero solo una volta a trovarci...


la mia amica

beh era tutto bellissimo
ma....



ma.... purtroppo  dopo un anno 

decidemmo di chiuderlo...
avevamo visto passare talmente pochi clienti che tutto quello 
che si incassava
arredando case 
serviva solo di affitti vari e costi 
ormai insostenibili 
e fu così 
e ci inbarcammo in un ennesima avventura 
ma 
di questo vi parlerò un altra volta...
se avrete la costanza di seguirmi che caspisco la vostra 
stanchezza e vi direte ma non finisce mai?
beh ancora un pò e forse ne vedremo la fine ormai ho un età eh...
e si è fatta una certa!!!!!

PS tra l' altro voglio ringraziarvi miei fedeli seguaci...
non siete così tanti da far di me la blogger più cliccata di google 

e non lo sarete forse mai 
ma
i miei fedeli 250 300 lettori al giorno 
mi paiono davvero un enormità...
grazie.

Le jardin Il piiù grande giardino shabby della Liguria.

Le Jardin questo è il nuovissimo giardino del ristorante che ho arredato insieme a mio figlio. Era una selva selvaggia aspra e scura come di...