13 maggio 2013

La saggezza dell' accettazione...


A volte
anche se
sei animata dalle
migliori intenzioni
qualcosa e non sai nemmeno cosa
 ti sfugge dalle mani
e ti ritrovi
nel mondo indefinibile dell' incompiuto..
del sospeso
dell' incompleto...


vorresti poter andare avanti
non fermarti
di fronte agli scogli che la vita
ti presenta
vorresti avere ancora la forza
di spaccare il mondo
come l' avevi una volta
ma...


un pò per le disillusioni
un pò per il fatalismo
che ti conquista
piano piano
non insisti più
nelle imprese impossibili
non le persegui fino alla morte
come facevi una volta


e lasci alla fine che tutto ti possieda
e che ti sovrasti...che prenda possesso di te...
ci sono età in cui 
sai che qualunque cosa tu faccia
 comunque tu ti muova
potrai fare ben poco
e allora, 
lasci decidere alla vita
che vada come vada ti dici
è meglio che non mi ci sbatta più di tanto...
forse sono io che chiedo troppo


e infine ti convinci 
che la cosa più giusta da fare
è aspettare
e vedere come va a finire
non sei più tu che determini le cose 
ma le cose che determinano te...


allora ti godi quello che hai raggiunto 
perché sai che dovunque tu voglia andare adesso 
ci andrai zoppicando
gravata dal peso di quello che sei stato di quello che hai fatto
di quello che avresti voluto fare non sei riuscito....
la bellezza della vita è proprio questa
l' età che avanza ti toglie molto
ma ti ha aggiunto così tanto
che una scrematura serve,
è d' obbligo...


stai per essere
grande...
forse... in tutti i sensi..
stai per capire 
quello che serve per capire
quindi non ti agiti più
non ti consumi
non lotti più ...NON che ti abbandoni no, 
ma impari ad accettare sconfitte e vittorie
 e alla fine impari a vedere la differenza tra questi...

Però dentro di te 
che in fondo sei uno spirito libero
rumoreggia un moto di ribellione
anche se sai che 
ormai ti serve solo a darti una piccola spinta
la spinta verso la saggezza
verso l' accettazione di
quello che devi accettare
per non soccombere alla negatività al pessimismo
e così cerchi di fartelo piacere.

E nel frattempo
potrebbe
pure succedere che ti piaccia...
essere diventato quello che sei..

Basta Convincersene!

La vostra Marzia Sofia
la regina delle cause perse...

12 maggio 2013

la festa della mamma...

Potrei dire tante cose
sulla mia mamma
ma oggi...
preferisco tenerle per me


non sono una facile
così come non lo è lei.
Ne sono consapevole.
Forse il mestiere di mamma
lo si impara
per emulazione
come quando da piccole
si gioca con le bambole
 a fare le mammine...


forse nè io, 
nè mia mamma
abbiamo 
mai giocato con le bambole...
lei, perchè non ne aveva,
io perchè
le odiavo...


non posso dire di avere bei ricordi
di lei 
quando io ero piccola
la mia vera mamma mi pareva mia nonna...
purtroppo il nostro carattere
forse proprio perchè simile ci ha sempre allontanato
di fatto ho passato tutta la vita a voler far altro
da quello che faceva lei


non abbiamo proprio nulla in comune io e lei
niente che piaccia a lei piace a me 
e viceversa..
lei detesta il mio lavoro
gli uomini che ho amato  
i miei gusti 
le mie abitudini
il mio carattere
e così dicasi di me... a parte mio padre
naturalmente


non so nemmeno io cosa speravo 
quando l' anno scorso
 in un impeto di generosa follia
li ho presi entrambi 
i miei genitori
in casa con me
 a vivere con me
dopo trentanni di lontananza
totale o quasi...e onestamente
non so cosa speravo...


purtroppo le cose non sono cambiate 
restiamo profondamente diverse
e non ci capiamo
so che questo mio esternare sempre i miei sentimenti
che poi sono sempre così contraddittori
fa dubitare di me 
molte delle mie migliori amiche
non mi comprendono in questo e continuano a dirmi
ma no ma no...
Nessuno può sapere il vissuto di una persona 
solo vedendo una vecchietta inerme e tremante
ma di fatto,
lei imputa cose gravissime a  me
ed io a lei...


Nonostante tutto
questi fiori erano per lei
anche se
 ci ho pensato tre giorni e poi
non ho avuto il coraggio di darglieli
poichè conoscevo già LA RISPOSTA
e modalità d' accoglienza...
non fa niente... li condivido con voi
 e anche con lei anche se
lei non lo saprà mai...
In una frase del mio romanzo 
MADRI PER MALE 
http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/423034/Madri_per_male#!
dedicato a lei c'è scritto:

Che cos'è una madre per male?
le madri per male, sono quelle che lasciano che abbandonano
che non curano.
Quelle che non si ricordano dei loro figli, che li dimenticano
e li perdono.....quelle che qualche volta li uccidono...
Mia madre è una di queste madri?
NO.
Assolutamente tutto il contrario!
lei non ci ha mai lasciato, non ci ha mai abbandonato
non ha mai smesso di curarci
di ricordarsi di noi, anche troppo.
non ci ha mai dimenticato, mai perduto:
ma sul fatto che non ci abbia ucciso
non sarei pronta a giurarci.


Ps non si tratta di plurale maiestatico 
si sa trattandosi di Regina ( eheh),
 intendo me e mia sorella...

Dopo i miei 50
quando ho scritto quella roba ne avevo 40
ho imparato una cosa
come mamma
che come fai fai male
per cui
non ho dimenticato
ma ho perdonato...
e cerco di volerle bene
e cerco di farlo ogni giorno....


Auguri a tutte le mamme 
anche quelle più Shabbate dalla vita
faremo del nostro meglio
 come sempre da sempre per sempre

Il mio regalo da lei l' ho ricevuto.
perchè sono qui
e ora posso dire con grande fatica
 ma rassegnazione
di aver fatto lo stesso per lei
perchè nonostante tutto
anche lei E' QUI!


11 maggio 2013

Al tramonto.... IV puntata


La porta della camera si aprì
lasciando entrare un uomo
dai forti caratteri tipici dei messicani
baffoni scuri
e colorito olivastro..
Il tipo si sedette sulla sedia vicino e lei 
e le disse
salve come si sente?
eh come mi sento?non mi sento
rispose Eva
stia tranquilla stiamo facendo il possibile per ritrovare 
suo figlio
lei deve pensare solo a guarire
ma si certo
non si preoccupi
non me la prendo più di tanto
so che va e torna
e ogni volta che torna
è il problema...
Lei si rilassi e si goda la guarigione
per poco non è finita all' altro mondo ...lo sa??
Ma scusi lei...
Commissario Lopez
Commissario mi creda io non so cosa mi è successo
perchè nessuno glielo ha detto?
No
L' hanno accoltellata signora mia
Un tizio ancora sconosciuto
le ha rifilato volentieri una sessantina di coltellate


ecco perchè sento un certo dolorino alla schiena rise Eva
Fantastica... lei riesce a sorridere comunque
ma si quando se ne sono viste tante
che vuole che siano 
una decina di coltellate in più o in meno
sospettate di lui?
di suo figlio??
ma no
ha un alibi perfetto era stato fermato dalla polizia proprio la sera prima
allora di chi
di lui?
Beh signora mia gliel' aveva giurata ..non ricorda???
Certo che ricordo
ci mancherebbe ricordo perfettamente


mi spieghi com'è andata che avete rotto?
Commisario Lopez
la prego
deve lasciare in pace la paziente!!!!
 disse l' infermiera che era dietro il vetro
che divideva la stanza.

L' ospedale era lucido e verde
come quello degli ospedali americani
e la stanza toglieva il fiato dal profumo di fiori
c'era un odore di calle e gigli bianchi  che faceva male alle narici

C'erano solo fiori bianchi in tutta la stanza...
eppure tutto era successo per colpa di quella Rosa......
Maledetti i fiori pensò...li voglio tutti FUORI!!!!

commissario si alzò
trascinando stancamente la sua stazza


 econ il passo affilato 
di chi si intonava alla vita che faceva...triste...
le rivolse un ultimo sguardo
e si chiuse la porta alle spalle
accennando un sorriso e un ci rivedremo.

Eva continuò a guardarsi intorno
ma il sonno la riprese e crollò definitivamente 
sul cuscino umido di sudore....

Eva Evinaaaa
esci da quello scannatoio...
che andiamo
la nonna era già pronta sulla porta di casa
Eva non lasciava cadere il libro dalle mani
era appassionante
uffa tanto la nonna sarebbe dovuta andare su e giù
dalla porta per almeno dieci volte
 perchè aveva dimenticato
qualcosa
quindi c'era tempo..
Firenze spandeva il solito odore di caffè tostato nell' aria 
lei si infilò il giubbotto di Jeans
e si fece sulla porta
Nonna voglio tornare a casa...
la nonna si gelò sull' uscio semiaperto..
non disse nulla
chiuse a chiave la porta e declamò
vabbene
andiamo alla stazione delle corriere.
Uffa pensò Eva ecco al solito
si arrabbia ma non lo dice
ma io voglio tornare a casa
non è che abbia voglia di vedere la mamma
quello no...
però la sua stanza le mancava
e poi forse aspettava una visita..
sarebbe stato impossibile sperarci ancora 
ma era quasi Settembre 
e lei aveva un appuntamento....

10 maggio 2013

Liberi come cavalli in un recinto, la nostra mente.


Ci sono cavalli di razza
cavalli da tiro
cavalli da passeggio e piccoli pony
c'è tutto
di tutto
e la vita ci sopravvive, non la nostra
ma quella degli altri
siamo in un recinto in fila
 in attesa di che cosa non si sa  a perder giorni attimi sogni
a lamentarsi del  nostro povero vivere
e ci diciamo ma gli altri stanno meglio???


e chi sono gli altri se non noi visti da fuori???
Dico spesso che amo i cavalli
e ascolto già un coro di anch' io anch'io
anch'io pare che tutti amino i cavalli...
ci riteniamo tutti diversi unici insostituibili
e invece siamo tutti uguali


per quantosi possa definire tutti
questa piccola comunità
di persone che 
ci assomiglia
eh amiche mie e amici
tutto è relativo
tutto tutto
ma le similitudini sono tante


quando ho scattato queste foto in Camargue
ero forse in uno di quelli che avrebbe dovuto
essere uno dei periodi più bui della mia vita
eppure...
non sapevo che non avrei più per lungo tempo provato una felicità simile
se avessi saputo godermela appieno...
mi sentivo in gabbia e invece ero libera...


vedevo davanti a me gli ostacoli insormontabili 
e mi pareva di essere prigioniera
e lo ero
in realtà nella peggior prigione...
ero prigioniera di me stessa
e quella e solo quella è la peggior prigione


poi ero sola in due
e non mi rendevo conto
che avrei dovuto curare
quella solitudine di coppia
che eravamo ambedue distrutti
io e il mio amico
che avevamo paura di ricostruire e cercavamo di farlo con i cocci
invece servivano nuovi materiali...
e non pensavamo di non averli...


non avremmo potuto sentirci peggio
eppure 
a pensarci ora so... che
dentro di me mi sentivo bene
come mai direte voi non lo sapevi allora
come mai non ti accorgevi di quanto sarebbe stato facile essere felici...
perchè cercavo di capire come stava lui...
mi preoccupavo della sua felicità e la rendevo causa della mia...


e questo non bisogna farlo..
non per egoismo, ma semplicemente
perchè l' allegria
la felicità
sono contagiose
se le dai le ricevi ...per forza,,,
e qualcuno deve riuscire a tirarla fuori per primo...


la solitudine però è qualcosa che ti invade 
e puoi anche essere tra mille persone ma...
se ti senti solo
lo mostrerai a chiunque
ci si sente diversi
ci si sente
sbagliati
e invece siamo tutti
dei cloni
ed è solo difficile scremare e trovare i propri simili


qualcuno c'è sempre che ci sta vicino 
e magari non ce ne accorgiamo
non sappiamo notarlo
parliamo a vuoto delle nostre piccole sconfitte
e non ascoltiamo affatto le vittorie degli altri...
eppure ci insegnerebbero...
spesso facciamo agli altri quello che non vogliamo sia fatto a noi
e quanti ne conosco che si contraddicono mentre parlano
di altri 
e non sanno di star facendo lo stesso a loro volta...


lo sbaglio è sentirsi in gabbia
quando si vorrebbe essere liberi
ma si può essere liberi e sentirsi in gabbia?
si
ci sono parti di noi che si chiamano percezione 
che sono muri invalicabili
che non supereremo mai 
se non decidendolo con costanza ogni giorno
che non si tratta 
attenti, di essere stupidi 
e dire sono felice 
devo essere felice che cosa non ho per essere felice
bisogna dire che cosa ho che mi fa felice???
e di quello godere...


Tanto alla fine c'è sempre qualcuno 
a cui bisogna stare dietro
al quale bisogna annusare il...
Però facciamolo con eleganza 
rimanendo noi stessi 
che è la cosa più bella che abbiamo
il libero arbitrio.
A volte si è soli in mezzo al caos
e si ha paura...
ma sapere che molti sono soli lo stesso...
anche in due ... aiuta
a riempire di se il proprio mondo...
e allora meglio essere soli con se stessi 
e con la propria libertà mentale... 
che essere in tanti e non saper condividere..
Non so se ho reso l' idea..
fatemi sapere cosa ne pensate...

La vostra Marzia Sofia

Ps La mente è la sua stessa condizione...
può fare dell' inferno un paradiso
e del Paradiso un Inferno...

9 maggio 2013

Voglia di Provence


Sapete com'è quando vi svegliate la mattina
e vi viene 
quel certo languorino
e si chiama 
Vie de France?



Io come tutte voi o quasi
che mi leggete
ho questa malattia per la Francia...
una roba che ti prende alla stomaco 
e non ti lascia in pace
finchè non hai preso la macchina 
e sei partita...
hai bisogno della lavanda invece della Ginestra?
Hai bisogno delle maison d' Hotes invece delle pensioncine
Hai bisogno di Paeselli deserti
all' apparenza invece del caos delle nostre città d' Arte
Hai bisogno della terra invece del mare?
Hai bisogno di sentirti spesso dire
Ah les Italienn!!!
Invece di dire 
AH I FRANCESI!!!!
però si sa l'erba del Cugino è sempre più verde
e in questo caso più viola....
Momenti così....


Ecco oggi è uno di quei momenti...
e mi chiedo porca miseria
ma perchè
mi deve sempre andar male coi progetti che ho?
Verranno momenti migliori?
eh sapeste ragazze mie
quanto è difficile
ricevere
le proprie spettanze
in questo mio adorato mestiere...
Lo fai volentieri con gioia con passione
tutti ti adulano ti adorano
ti invidiano ti ammirano anche
e poi....
quando devono pagarti...
ridiventi una m....qualunque.


Mi direte cosa c' entra con la Francia??
ehhh c' entra c' entra
la Francia è il mio sogno
col paradosso
che ho molte Fan Francesi e loro adorano l' italia
gente insospettabile amiche mie famosissime nel mondo
che vivono e lavorano alla Isle
mi invidiano
il mio Atelieruccio in centro storico a Sarzana
Comunque
se la gente pagasse quello che prima ti promette
e poi non ce la fa a darti
behh
sarebbe tutto più facile
ma i tempi sono questi
e forse per gli ARTISTI
con i dovuti rispetti per la parola strabusata
son sempre stati questi i TEMPI...


Invece mi sa, che
per questa primavera
dovrò dire arrivederci ai miei sogni
la crisi impazza e 
non si riesce a
monetizzare i propri sforzi
non erano anni facili nemmeno i precedenti
ma questi ultimi
mio Dio... che roba
pare che tutti siano impazziti
cercano soluzioni e non hanno moneta per finanziarle
se vuoi lavorare devi accettare il rischio
ma tu non puoi dare soluzioni...
e quasi sempre
batti il deretano per terra...


ricordo le foto di questo viaggio ...
mio figlio aveva appena ricevuto la sua patente
e ci siamo messi in viaggio io e lui
verso la mia meta preferita
La Isle sur la Sorgue
ah che bei momenti
me lo rinfaccia ancora
il suo primo viaggio
1000 km ehhehe
sono una madre spudorata!


Vedete allora scattavo foto 
così ... per ricordo
appesa alla mia meraviglia come una bambina al luna park
lui mi seguiva svogliato
col telefonino in mano
e la musica nelle orecchie.
Fotografavo
attraverso le vetrine, senza alcuna
attenzione alla
cosiddetta 
espressione artistica
solo per immagazzinare sogni di cui nutrirmi
per un altro pò...



Eppure riguardandole ora
hanno un che di magico queste brutte foto....
 Mostrano come i ricordi
quelli belli
ci siano sempre ma ti dispiace che non ci siano più
e ora so che
non verranno mai più quei momenti.
Sono finiti come finiscono le cose troppo belle.
Mio figlio non è più disponibile
a scarrozzarsi la mammetta
su e giù per mercatini...
Ora si è fatto la sua vita
e io non sono più la sua Bambinavecchia
 da accontentare...
che roba strana
tra me e lui!
Sapete una cosa?
Io adoro la Tata
guardo quel programma
e mi dico
mio dio ma che cavolo ho combinato con lui
porello???
Quanti errori
e quasi sempre la colpa non è sua..

La vostra Marzia Sofia, oggi 
in piena Nostalgia


8 maggio 2013

Il confronto con me stessa...


Non so mai dire che cosa mi colpisce di una cosa
quando la vedo
è amore a prima vista
Robi mi sa dare spiegazioni esatte
pare un vocabolario
mi fa una domanda
e sa esattamente
spiegarmene il significato


la mia testa invece si dilunga
si spande si perde
io non so dire il significato delle cose
so solo sentirlo..


mentre sfoglio a volte
i miei lavori
i pensieri mi invadono
e allora capisco che tutto in me
non ha spiegazione
è puro istinto..
solo istinto


quando ho cominciato ad amare 
questo stile??
non è stato nel momento in cui l' ho visto
ma nell' attimo in cui l' ho sentito
di fatto le mie cose ci si sono sempre avvicinate da sole
prima ancora che io vedessi che altri le facevano


è come nello stile delle case
vivevo a Firenze da piccola 
e conoscevo 
automaticamente tutte le epoche dei palazzi
poi quando studiavo 
riconoscevo gli stili
sapevo che cosa significavano
e non lo avrei nemmeno saputo dire


per questo dico sempre che comunque tutto esce da me 
come sotto dettatura medianica
forse in un altra epoca
 ero uno dei famosi architetti della mia città?


Quando fotografai col cellulare
questo piccolo particolare della reggia di Caserta ( Qua sopra)
questo che vedete sopra e che sta sotto una delle finestre
della camera della regina
avevo già dipinto
questo studiolo in una villa con vista mare...


e il pavimento della reggia era di cotto
dipinto  a mano
con lievi marmorizzature
come
questo del mio atelier


non so perchè ho sempre odiato le pareti bianche
anche per questo
ora col senno di poi 
tendo a mostrarvi solo le cose degli ultimi tempi
poichè quelle di una volta
erano decisamente colorate


non come questa parete che rappresenta
il mio passaggio 
ai colori chiari... non bianchi...




la mia parete ideale però
è stata questa a sinistra
da sempre
una parete del Castello di Ekensberg
in Svezia
il punto massimo del Gustaviano
riportato alla luce
da Lars Sjioberg
che è il curatore dei Musei svedesi
e che con questa proprietà
si è assicurato un pezzo di storia...


anche la camera da letto a sinistra
è dentro una delle case svedesi più conosciuta
e quella a destra è la mia versione
...
vivere dentro le mie emozioni
è sempre stato il mio destino
e pure la mia condanna.
Ed è sempre il confronto con me stessa che mi perplime...
riuscirò mai a piacermi????
Vivo fuori dal tempo
fuori dallo spazio
in una dimensione sol mia
che forse nessuno 
può realmente capire
sono uno strano essere umano...
Io...

La vostra 
regina di un mondo che non c'è


Le jardin Il piiù grande giardino shabby della Liguria.

Le Jardin questo è il nuovissimo giardino del ristorante che ho arredato insieme a mio figlio. Era una selva selvaggia aspra e scura come di...