12 gennaio 2013

Trasformazioni in Gustaviano


Guardo fuori ed è un mattino grigio..
pare farà molto freddo
ma io lavoro ugualmente
lavoro sempre io...uff




anche domani dovrò lavorare
di Domenica
io tanto, non ho mai altro da fare che lavorare...

Lavorerò al restyling di un mio lavoro del 2005
che sarà fotografato 
la prossima settimana per una nota rivista



non mi daranno al medaglia per questo
eppure 
io amo questo lavoro
acc non so mai cosa fare di altro
se non pensare a questo


come dicevo ieri
chiunque è capace di imbiancare mobili o pareti
si sa si guarda e si ricopia
ed è questo il bello diceva 
Coco Chanel a 
Roberta di Camerino
se non ti imitano non sei nessuno


il problema
che esiste... per farle le cose
bisogna averle..
ma avere la materia prima 
e non sapere come usarla


è prerogativa di molti
così come è prerogativa di altri
saperla acquistare bene 
e valorizzare
avrei un mare di esempi da fare
ma taccio sui nomi
io so usarla...
questa materia informe



e so farla diventare
una bella forma
diciamo che...
se mi danno gli ingredienti giusti
io so cucinarla ad arte


trasformo in un piatto da chef
gli ingredienti rimasti in frigo
e li valorizzo con poco


facendo conto che questo 
dove lavoro adesso
fosse
un supermercato fornitissimo
io ho trovato di tutto
Il tutto in una maniera
indescrivibile...


ho scelto a man bassa
ci ho lavorato a fondo
e la proprietaria
si è fatta guidare ciecamente
praticamente mi sta seguendo in tutto
ha messo quasi nessun veto..
mi sento libera di creare
in leggerezza
e i risultati si vedono


sono orgogliosa di quello che ho fatto 
in questa villa
degli anni 60
di quello che i proprietari
mi hanno lasciato fare
fino adesso



ogni qual volta troviamo qualcosa
di nuovo 
Io
grido di giubilo
e loro sorridono
a volte mi prendono per matta
e lo sono si sa...


perchè io riesco a vederci oltre
oltre al mucchio di legno informe
e roso dai tarli oltre le montagne di 
roba rotta
o dispersa
o mal messa...
io riesco a vedere OLTRE


per questo vi rimando al commento
di ieri sul Blog
del mio amico
Nik Casale

è perfetto per definire 
come mi sento...

ed eccolo qua
bello e incollato.





Dopo il suo ritorno dall'America nel 1493, Colombo fu invitato a una cena in suo onore dal cardinale Mendoza. Qui alcuni gentiluomini spagnoli cercarono di sminuire la sua impresa dicendo che la scoperta del Nuovo Mondo non sarebbe stata poi così difficile e che chiunque avrebbe potuto riuscirci. Udito questo, Colombo sfidò i commensali a un'impresa altrettanto facile: far stare un uovo dritto sul tavolo. Vennero fatti numerosi tentativi, ma nessuno riuscì a realizzare quanto richiesto. Convinti finalmente che si trattasse di un problema insolubile, i presenti pregarono Colombo stesso di cimentarsi nell'impresa. Questi si limitò a praticare una lieve ammaccatura all'estremità dell'uovo, picchiandolo leggermente contro il tavolo dalla parte più larga, e l'uovo rimase dritto. Quando gli astanti protestarono dicendo che lo stesso avrebbero potuto fare anche loro, Colombo rispose: «La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo, io invece l'ho fatto!».


e il mio è un UOVO d' oro... scusate la presunzione...


La vostra Marzia Sofia

La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...