18 aprile 2013

Incipit al tramonto...


Piccole schegge di luce blu
attraversavano
le tapparelle
pensò che si era dimenticata di chiuderle per bene la sera prima...
Bastava che un raggio la colpisse e il sonno era un ricordo sbiadito
Eppure le sarebbe piaciuto dormire
ma non le era mai riuscito
fin da piccola...


tirò su sollevandole di colpo entrambe le gambe dal letto
scostando le coperte
 quasi le facessero da impedimento
e si catapultò in bagno
almeno quel gesto atletico ancora le riusciva
si guardò nello specchio
e quello che le ritornò
era un qualcosa che non capiva


una faccia da bimba su di una pelle matura
capelli lunghi e fluenti su spalle curve
ormai anche stanche
si sciacquò la faccia
con gesti rapidi e nervosi
e si tuffò dentro l' asciugamano
che preferiva ruvido
quasi uno scrub
poi mise mano allo spazzolino
non le era mai riuscito di chiudere l' acqua
nel frattempo che spazzolava i denti


come una bambina vecchia pensava
che i bambini che morivano di sete le dispiacevano alquanto 
e le donne africane
che dovevano camminare per km e km
per una goccia di acqua sporca 
le facevano pena
ma di più di pensarlo 
non le riuscìva di fare
Il trucco 
qualcosa di automatico e spietato
come un disegno del tempo
come un dovere assolto
come un tratto automatico e scontato
senza cura...così...



e poi il vestire..
Aprì l' armadio e cominciò a sfogliare
uno due tre venti ventuno
ma quanti cazzo di vestiti aveva?
Con questa mania di comperare 
tutto quello che costava poco 
e le faceva figura addosso
si chiese come fosse possibile
quando nemmeno aveva un corpo perfetto
che tutto le donasse così...
Apparenze...
chiodi fissi della sua vita 
stereotipi in cerca di inutili spiegazioni
ma chi se ne frega pensò
ormai aveva imparato...



scelse un abito beige
con dei sandaletti dello stesso colore
con la zeppa che aggiungeva dieci e più centimetri
 al suo quasi metro e ottanta
l' abito era a corsetto stile impero
con mille piegoline
copri pancia che scendevano fino al ginocchio
 pensò... mi sta quasi bene
se non mi guardano di profilo
non sembro nemmeno un cassettone...
se non fosse per queste cazzo di tette enormi
il viso non è ancora male...
aggiunse una collana di perle grosse
con un filo a fiocco per chiuderla, del color cipria dell' abito...
Speriamo di non sembrare 
la moglie di Homer Simpson pensò
e si sorrise...indulgendo sul fatto che però
il tutto era di una chiccheria sorprendente...


era soddisfatta...
le sue gambe ancora non erano male
magre e abbastanza sode
niente a che vedere coi polpaccioni di certe mediterranee
che incontrava per strada in minigonna
eh loro però avevano il culo ritto
e vabbè giratemi la parte di sotto di 180 gradi 
e siamo a posto si disse ridendo di se
i capelli
erano perfetti
poteva legarli  sulla testa e fare un effetto signora
le dispiaceva tagliarli, che così lunghi e belli non erano stati mai
nei suoi primi cinquantanni di vita
ma li lasciò correre sulle spalle
liberi e selvaggi
di dietro liceo davanti museo???
Ora lo erano così lunghi
perchè tagliarli???


Un paio di occhiali color cipria
dalle lenti scure 
completavano il tutto...
cazzo... si guardò attentamente allo speccio
era una strafiga...
uhmmm pensò...
troppo
ma dove vado ad un matrimonio??
eppure vestito 15 euro scarpe diciannove e novanta occhiali tre euri
e chi ci esce così??
Anche adesso che ormai si sentiva vecchia abbastanza 
da non aver più bisogno della scorta per camminare
come quando era giovane...
era sempre troppo... per camminare
in questa piccola città di provincia...
lei era troppa...


allora prese e si spogliò
buttando con rabbia tutto quanto sul letto alla rinfusa....
non ce la faceva proprio ad uscire così....
si disse...
in fondo io non ho manie di conquista 
ho una paura fottuta degli uomini
e con le donne così...
è tutto un competere...
era stanca di sentire
le sue amiche 
farle critiche benevole
e complimenti travestiti da rimproveri


ma chi se ne frega si disse e si 
mise la prima cosa che le capitava
un tubino nero un braccialetto di perle finte e un decolltè nero classico
con un paio di pantacollant
neri
piedi nudi
solo che.... anche con quella...
era esattamente la stessa di prima...
sempre troppo per essere così poco
e sempre così poco per essere di più...
Insomma si disse sconcertata da se stessa
 ma chi sono io?
Io la tuta da ginnastica non me la voglio mettere
e nemmeno i camicioni larghi che consiglia mia madre
uffi sbuffò desolata
perchè devo imbruttirmi quando le altre fanno di tutto per abbellirsi???
Domanda irrisolta da cinquantanni
"che cosa dovrei essere io
che cosa sarei potuta essere se lo avessi voluto???"
scosse in avanti i lunghi capelli biondi e fluenti
e li legò in una coda
poi si sedette sul letto e decise
di rimettersi a dormire
così forse avrebbe sognato...
era un pò stanca di vivere....
e questo le dispiaceva perchè 
aveva ancora un sacco di cose da fare...

Se vi va il seguito a domani
la vostra Marzia Sofia

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