24 giugno 2010

Cucine. Una cucina Gustaviana I

Il difficile nel mio lavoro
è riuscire a far capire al committente
che quello che hai in testa anche se dettato da quello che loro, hanno in testa
o non hanno in testa 
è il risultato dell' esperienza
e non della stupida sicumera dell' " Artista "
che impone e non ascolta consigli...

Quando Francesca e Mauro vennero da me 
io sapevo già quello che lei voleva
non è un valore assoluto
a volte ci capiamo di più con gli uomini 
ma in quel caso come nella maggioranza..
lei era decisa ...lui diffidava di me...
era guardingo e sospettoso e poi aveva al contrario di lei
un idea preconcetta sullo stile
che volevamo realizzare...
lei aveva già visto delle mie cose
e aveva già la certezza che quello che le proponevo era esattamente o quasi
quello che lei desiderava...
lei  voleva una cucina particolare diversa da tutte le altre
e aveva la sensazione che proprio io potessi realizzargliela...
Questa cucina ....in una casa sulla collina che domina il mare
era in realtà un terrazzo che noi dovevamo ricoprire
per permettere l' ampliamento del locale.
Noi ci eravmo messe all' opera da tempo poi ....
strappato il consenso del Capo iniziammo a darci da fare...

vedete i ponteggi che mostrano le condizioni in cui la casa si trovava



ed ecco la proprietaria e il proprietario mentre si salutano al mattino
sono due amanti dei giardini di piante grasse...
e anche due splendide persone...
ma con una loro caratteristica la determinazione.
Questa era la condizione in cui si presentava la stanza

questa invece la vista su cui si affacciano le finestre laterali della casa

Ora se c'è una cosa che so fare è dirigere muratori e operai
spesso agli esordi c'era qualcuno che mi chiamava con disprezzo...con nomignoli dispregiativi..
ma se mi mettessi a parlare delle angherie subite e le violenze incassate 
solo perchè sono donna e non Rosi Bindi...beh lasciamo stare.
Ero giovane e donna... e questo bastava 
a farmi sentire vulnerabile da loro
ma io reagivo e producevo uno scontro
così loro mi etichettavano ancor più generosamente 
Buongiorno signora Arcitetta... 
e io me la prendevo a morte...eheheheh
Ormai me ne frego e ...forse perchè se ne fregano anche loro , 
essendo passai trent' anni dai miei primi lavori
ho finalmente acquisito una mia consapevolezza e autorevolezza
forse adesso vorrei che mi sfottessero un pò (scherzo)


che qualche "gerontofilo" si trova anche adesso...
ma per lo più 
mi seguono e fanno quel che dico senza parlare
sarà la vecchiaia?

Questa è Francesca la proprietaria 
che ha praticamente vissuto in cantiere 
e non ci abbandona mai...
Con lei e Mauro siamo andati al Mercante in Fiera a Modena 
per acquistare questo camino
lei crede fermamente sia antico ...io che sono un pò 
anzi molto più scafata ...dubito molto..
 ma..  l' oggetto merita comunque...quindi
e lo abbiamo sistemato per primo dentro la stanza...

e poi sono arrivati i miei ponteggi
dai miei disegni si vedeva già quello che avevo in mente e 
Francesca lo condivideva pienamente
Mauro era abbastanza terrorizzato e continuava a farci le pulci
Nel frattempo ci consegnarono anche il pavimento e i rivestimenti
eccomi qua come sempre perplessa verso chi mi fotografa 
in condizioni decisamente non glamour

non posso farvi vedere tutti i vari passaggi della pittura 
ma chiaramente riconoscerete 
uno stile Gustaviano...
Questo ambiente però...aveva la particolarità di essere mansardato 
e quindi di non poter essere di lato
dipinto a cassettoni
ma quando mi metto in testa una cosa....
se non mi seguono ...rompo talmente 
che alla fine hanno paura del risultato punitivo
e mi lasciano fare...
 
Così siamo andate avanti
io avevo in mente di non inserire molti mobili 
e di non fare assolutamente una cucina 
dove i piani fossero continuativi come nelle cucine di oggi 
io volevo che la cucina assomigliasse perfettamente 
ad una cucina svedese del settecento...
ma
Mauro aveva esattamente l' idea opposta...
Continuava a pretendere funzionalità
praticità rigore pulizia
ma noi ...ci dirigevamo tutto da un altra parte...
...e di questo parleremo ancora...
Lui continuava ad entrare in casa la sera senza parlare
e ad uscirne senza parlare
io e Francesca continuavamo imperterrite...

So bene che probabilmente parlando così 
mi precluderò forse ogni qualsivoglia lavoro futuro...
ma aspettate a parlare
di aver visto il risultato finale....
ad un certo punto però si rischiava una rottura definitiva
Mauro diceva che l' artista deve sottostare ai valori del committente 
almeno che non sia Michelangelo dicevo io...
insomma cominciammo a dover fare i soliti compromessi ..
ma visto che la bilancia tutto sommato pendeva dalle nostre parti
concedemmo qualcosina anche all' avversario...
se voi sapeste quanto lavoro e quanta storia per queste scaffalature 
che dovevano essere una intera boiserie
ma poi appunto per le ragioni  di forma...
ma questo sarà materia per un altro post...a parte
Come che sia... tutto procedeva nel migliore dei modi possibili
a parte Mauro
io avevo dipinto le pareti..col mio libro bibbia 
Case Svedesi alla mano
e Francesca insisteva che io portassi quante più cose possibili già 
nella stanza 
non resisteva più alla voglia di vedere il risultato 
e di farlo sopratutto accettare a Mauro..
che continuava a bofonchiare e a tacere...
la cosa insomma prendeva forma
come vedete anche il pavimento di marmo e pietra era stato ultimato
e anche di quello parleremo ancora...







22 giugno 2010

2002/2004 La mia vera casa...Il bagno Gustaviano.

Casa mia... quella vera 
era
un vecchio terratetto del 400
 che si trovava nel paese che aveva dato i natali 
al famoso pittore Jacopo Carrucci
detto il Pontormo...


quando l' ho visitata la prima volta... 
era senza bagno 
se si esclude un piccolo sottoscala al terzo piano
con doccia 
e lavandino più bidè..
L' imbecille dell' agenzia immobiliare 
(scusate)
mi avrebbe suggerito
di ricavare una stanza 
ritagliandola nel salone... 
pensate, una stanza con soffitti alti cinque metri 
e 35 mq di larghezza... 
una follia che avrebbe rovinato tutto...

Però c'era un piccolo, 
ma abbastanza grande per un bel bagno,
sgabuzzino...
che fungeva  da cucinotto 
e che sfociava sulla cucina
così
avendo pochi soldi e odiando i muratori...
decisi di chiudere la porta che sfociava sulla cucina 
e di aprirne una nell' ingresso
ecco qua

vedete? Avevo chiusa la porta in cucina e
aperta una piccola porta nell' ingresso...


quindi avevo messo un pavimento di PVC a quadri
appoggiato sul vecchio pavimento
avevo dipinto le mura 
 ispirandomi ad un
 lavoro fatto da una rinomata designer inglese

ecco dei particolari
anche il lampadario era stato fatto a mano su mio disegno 
dal signore che si vede nella foto di sopra
che aveva veramente le mani d' oro..



uno specchio dipinto
Shabby

 e sempre su mio disegno aveva anche  aveva realizzato a mano 
 una consolle da lavandino
che io avevo dipinto
e
che considero un capolavoro 
scusatemi la presunzione e
ecco fatto questo era il risultato

peccato che le foto siano sempre così pessime...
 e dopo

 
veramente
 il bagno dei miei sogni ...
non vi dico che problema portarci la vasca 
su per le piccole ripide scalinate eheheh


la porta e la parete 
erano ispirati ad un dipinto 
di  un castello visto su un libro...
dipinti alla mia maniera
un pò Shabby...
la vasca era in un disfacimento 
ed io l' avevo dipinta di nero 
e dorato le gambe a zampa
insomma non riesco nemmeno a pensarci 
ma come è stato possibile 
che io lasciassi quella casa?

ii so pazz!!!!!!


20 giugno 2010

2002. Case. La mia cucina Gustaviana.


Questa era la cucina della mia casa. 
La mia cucina, 
la cucina dei miei sogni
 quella che mi è costata di più in termini 
di cambi nella vita
Era così che la sognavo e così me la ero fatta
era il 2002
ed ero finalmente riuscita ad acquistare una casa
la mia casa dei sogni. 
Mi assomigliava totalmente 
e la cucina Gustaviana
era il mio capolavoro

Questa che vedete 
era il punto da cui era partita la mia ispirazione..
era il luogo che assomigliava di più 
a quello che desideravo......
Tratto dal libro
Case Svedesi
Lara Sjòberg
Ursula Sjòberg

fotografie
Ingalill Snitt

casa editrice
Avallardi






La mia cucuna 
Era così quando la vidi 
per la prima volta
questa, era la casa prima di me...


e questa cominciava ad esserlo dopo...
il prima e il dopo era impressionante...
col tempo poi l' avevo cambiata...
migliorata... 


dipinta e affrescata
in stile Gustaviano.


sempre più amata
avevo lasciato
 che tutto mi assomigliasse...che fosse mio...
La mia cucina... era me.
Ma... non sempre quello che si sogna poi...è
così davvero...

In questa foto
Era l' ottobre del 2004... 
prima che io fossi costretta a lasciarla
con un dolore ...che posso solo farvi immaginare...
e che ancora mi brucia dentro...
 vi chiederete ....perchè????

..
Le cose tra me e Lui cominciavano a non andare più...
qualcosa non funzionava... 
Lui ...proprio Lui dopo avermi supportato 
creduto aiutato stimolato...
non ci credeva più...
Lui non voleva più vivere in Italia
si era scontrato con la realtà delle difficoltà...quotidiane,
con la burocrazia
i cattivi pagatori
le scorrettezze varie 
che ogni lavoro come il nostro conosce bene.
Mettiamoci poi le differenze 
di lingua, di educazione, di cultura..
insomma.
quello che era riuscito a me, 
ambientarmi in un altra nazione e viverci bene... 
a Lui ...non riuscì!!!
Ci separammo e così ...
dovetti lasciare di nuovo tutto.

La Vostra Marzia-Sofia

18 giugno 2010

1999 Laboratorio d' Arte a Firenze. "Niente di Nuovo"





                                                                                        un  
                                                           Laboratorio in Via Romana a Firenze





                                                    

17 giugno 2010

2004.La casa del Marchese di Carabas. Il B&B


La Hall
la cameretta


un altra camera

                                                                        
                                                                un bagno



un angolo del giardino

scorci ... terrazzo



angolo relax




i terrazzi


In questa casa 
Il Marchese di Carabas
è attivato un servizio di B&B
per prenotazioni

348 7101380

dopo l' alluvione...si ricomincia ad Aprile 
prenotatevi
che ci sono poche camere...






16 giugno 2010

Il nono Terratoscana 1999

1999

questo negozio era situato in 
una grande arteria che dalla City portava verso il nord...
e fu l' ultimo Terratoscana. 
Lo aprimmo quando già abitavamo in Italia...
vi chiederete perchè? 
Era la fine del 1999
decidemmo di trasferirci... Lui 
compiva 50 anni e aveva voglia di vivere al sole...
Firenze aveva tanto sole, e tanta arte e cultura... 
e poi ...perchè nell' ottavo negozio ...
(come ormai sapete)
successe qualcosa...
qualcosa di veramente determinante!!!


riprendo fiato ok?
La corsa è stata dura per arrivare fino qua 
ho dovuto tirar fuori la memoria 
e rispolverare i ricordi ..
ma prima o poi ce la farò a rimuovere tutto...

La vostra Marzia-Sofia

15 giugno 2010

Lavori Una scrivania...in stile settecento...

questo era un bel mobile anche in legno...
ma stava in una stanza tutta bianca 
con uno splendido pavimento in marmo bianco 
con delle sottili venature grigie 
vicino ad un caminetto di pietra serena 
e allora abbiamo deciso di trasformarlo...
abbiamo usato il colore la fantasia e l' argento a foglia 
poi.... una patina di nostra invenzione 
che lo ha reso vissuto e...perfetto!!!

La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...