23 aprile 2013

Il concorso degli incipit


come in giallo che si rispetti
io sapevo già l' assassino
fino dalle prime pagine

perchè l' assassino
è sempre il più insospettabile
se no che giallo sarebbe?


fin da quando ho scritto le prime righe del primo incipit
sapevo chi avrebbe 
vinto la gara...


saprei anche spiegarvi perchè
 ma a che serve?
a chi servirebbe???


così avete scelto
e avete fatto bene


mi costringete
al lavoro
poichè vi confesso
che il primo
è frutto di un istinto immediato che io ho di scrivere
esce così come acqua dal monte


senza correzioni senza punti senza virgole
senza ripensamenti
gli altri due invece
se volete potrete leggerli comunque interi


perchè sono due romanzi già scritti
corretti ritoccati rivisti
pubblicati
insomma
in questo blog
potrete leggervi oltre l' anteprima e poi
addirittura se vi piacesse leggerli...
anche averli.

Allora 
il primo incipit
Al Tramonto
diverrà romanzo insieme a voi
con la vostra amicizia
col vostro aiuto 
coi vostri commenti e suggerimenti
Ogni Sabato uscirà una puntata
finchè la nostra eroina
che chiameremo
EVA
essendo una prima donna
non avrà esaurito il suo compito
dirci chi è
o chi abbiamo voluto che fosse
Buona giornata amiche
la VOSTRA MARZIA SOFIA


22 aprile 2013

Incipit :In Amore...



Cacchio! Che bella immagine!
Come un fulmine a ciel sereno.
Come quando, d'improvviso in mezzo alla strada, ti scappa una puzzetta
e tu ti guardi indietro attonita e imbarazzata sperando che non puzzi.
O che non abbia fatto troppo rumore.
Brutale… ma efficace.
Lei sa tutto …ha scoperto tutto…mi ha detto Lui al telefono.
Chi è Lui? Direte voi.
Il mio Lui. No anzi il suo.
Insomma il Nostro.
Oh m....! ho esclamato io… già pessimisticamente prevedendo scenari di desertica solitudine e aberrante disperazione.
Allora… è finita la pacchia!...
Eh si… ha risposto lui… E’ proprio finita. Lei sa tutto.
Lei chi? Direte voi. Ma… Lei-lei insomma LEI… naturalmente… e chi se no?
L’unica Lei che non avrebbe mai dovuto sapere.
Lei sua Moglie.
Siamo passati dal paradiso all' inferno.
Così… come niente.
Anche questa è una bella immagine.



Anche questa efficace anche se convenzionale. 
Ammesso che quello fosse il paradiso questo è di sicuro l’ inferno.
O Noooo. Cacchio…Eravamo così felici…ho detto io…
Forse troppo felici…ha aggiunto lui.
E da allora non l’hai più visto direte voi…
Ma Noooo. E’ andato tutto diversamente.
Molto diversamente.
Se volete ve lo racconto.

Lui ha continuato a chiamarmi e a fare di tutto per vedermi. 
E poiii mi direte ? Poi si è spaventato?
Io pensavo di no e invece…Mi sa di sì.
Qualcosa deve essere successo , per forza.
Era spaventato…Trooooppo spaventato.
Mai aveva giurato che non Le conveniva sapere nulla.
Il che faceva ben sperare, dovete ammetterlo…

Ma andiamo con ordine.
Il nostro rapporto andava alla grande.
Tutto sembrava filare per il meglio.
Sembrava o andava?..direte voi.
Sembrava andare. Il che alla fin fine è lo stesso.
Ma, noi ci amiamo!!!...gli dico… e lui fa…
Si, lo so… mi risponde…. ci amiamo.
Ero sicura che mi amasse almeno. 
Lo dicono tutte le mollate …lo so…Tutte Illuse ?


Ma io non sono un illusa… noi ci amavamo davvero.  
Ma certo… sicuro come no… lo dicono tutte anche questo.
Eppure nel nostro caso era proprio così.
E allora cosa è successo ? E’ successo.
L’ hanno informata.
Chi? Ma …Sua moglie!
Lui non può fare diversamente…mi son detta per consolarmi.
Io lo so.  Deve fare così…non ha scelta mi son detta… e l’ ho accettato.
Come direbbe Alberoni una madre non può scegliere tra un figlio e l’ altro. 
Eppure lo fa. Cacchio se lo fa.
Lui ha scelto e se ci penso non aveva neppure le sembianze di una vera Madre.
Ma ha scelto. Lui ha scelto Lei.
E ha mollato me.
Sapevo che lo avrebbe fatto… 
non c’era mai stato un momento in cui io ci avessi creduto…
dopotutto io non glielo avevo nemmeno chiesto… 
ma allora perché ci ho giocato su?
Perché si gioca al Lotto se tanto si sa che non si vince mai?
Lo sapevo bene… eppure…
Eh si per la verità un po’ ci ho marciato devo ammetterlo. 
Almeno col pensiero.





Pensavo di farcela senza problemi a metterlo davanti ad una scelta.
Anche se significava chiudere.
Alla fine avevo messo in conto tutto.
Si è così. Un po’ ci ho giocato.
Non lo nascondo. Ormai la cosa si era fatta complicata, mi pareva di volerlo troppo e allora tentavo di fuggire… di mollarlo… con l’ unico assurdo risultato di attaccarmi ancora di più.
Eppure Lui me lo aveva detto subito…
La mia vita non si tocca…
Ma io volevo vedere chi avrebbe scelto.
Volevo proprio vedere, come va a finire … dice Vasco…
Ora almeno so cosa intendeva quando mi diceva che voleva difenderlo …“questo amore “.
Amore ? Ma quale amore se poi diceva che non lo era.
Solo sesso diceva, è solo sesso.
Ma io non ci ho mai creduto…
Come direbbe Baglioni.
Sesso o amore? Il sesso è amore. Almeno QUEL sesso, si.
Quando si sa che quel sesso è amore ?
Semplicemente non lo si sa, mai. 
Ma in qualche modo lo si sente. Ed io lo sentivo.
Diceva così. Questo Amore.
Anche se immediatamente dopo diceva di non conoscerlo l’ Amore e di non averlo mai provato.  
Diceva che l’ Amore non esiste.
Non l’ hai mai provato?...gli chiedevo



Mai…rispondeva sicuro.
Ma proprio mai, mai ? Mai !...insistevo io.
Non quello dei film…insomma, non quello da perdere la testa…La testa…bimba…io non la perdo mai…Non ho maaaai perso la testa…Nemmeno per mia moglie…concludeva certo.
L’ Amore… Ma poi che cos'è l’ Amore ? Mi dicevo…Boh !?
Di tutte le umane pulsioni è quella più complicata sfaccettata variegata oscura contorta tortuosa.
Pensate all' evacuare. Un fatto di una semplicità estrema. Uno si siede e la lascia andare. Ed ecco fatto. Un bello stronzo. 
Se va bene anche due. L’ amore no, non funziona così.
(Anche se a dire il vero di stronzi l’ amore ne produce spesso)..
Ma allora come si fa a sapere se è amore o no ?

Alberoni dice che se allontanandosi si viene presi da una vera e propria disperazione di sicuro siamo innamorati. 
Penso… ma allora non mi amava ?
Io si. Io lo amavo.
Perché mi sono addormentata e svegliata col suo pensiero per tutti questi anni. Perché ancora adesso scommetto sul fatto se riuscirò mai a non pensarlo appena mi sveglio, o prima di addormentarmi. Perché lui mi manca così tanto da farmi sembrare tutto il resto così lontano che neanche con uno shuttle lo potrò mai avvicinare.



Lo amo tanto da togliermi ogni forza tanto da svuotare la mia vita da ogni contenuto. Pensate mi pareva perfino bello.
Sono disperata. Semplicemente disperata.
E Lui...lui mi amava ? Beh se è vero che Lui non mi amava almeno ne dava un fantastica rappresentazione. Non sarà disperato lui?
A volte diceva che non avrebbe più potuto vivere senza di me. Considerato come mi ha mollata beh non ci capisco più niente.
Mi direte ma… Alberoni allora ?
Alberoni ? Eh lo so, una fregatura.
Egregio Professore mi dispiace deluderla ma sono una pessima allieva. 
Lei ha fatto di tutto perché ci provassimo a capirlo l’ Amore.
Il problema è che solo una metà del letto lo capisce. 
Altro che l’ altra metà del cielo… l’ altra metà del letto!  
Solo le donne a letto leggono?
Gli uomini a letto o ci dormono o ci scopano.
(O almeno vorrebbero scoparci. )
A parte naturalmente guardarci la partita spetacchiare russarci scaccolarsi annusarsi sotto le ascelle e poi passarsi il dito sotto le narici sbavare sul cuscino o sognare qualche robaccia clandestina… Gli uomini a letto ci dormono. 
Alcuni anche ci fumano. Che schifo. Soprattutto ci dormono.
Spiacevole ma è così. Salvo alcune eccezioni.
Generalmente gli uomini a letto ci dormono.
Di sicuro non leggono Alberoni.


Questo è il terzo Incipit....
Vi ricordo di non fidarvi nella vostra scelta di mere ragioni personali o di identificazione in negativo o in positivo, quantunque sia possibile...fidatevi solo della curiosità
e dell' istinto
nei tre incipit che vi sto facendo leggere
la storia non è quella che si può credere una sola storia 
le tre storie sono completamente diverse 
e non vissute dalla stessa persona...
Una storia la prima è dolce amara
la seconda piccante
la terza piccantissima
ditemi voi....
Assolutamente, in ogni caso
la protagonista non è persona di vostra conoscenza.
Ricordate
questi tre incipit
sono frutto della mia fervida 
e un pò malata FANTASIA
ogni riferimento è da considerarsi puramente letterario
e ora spero mi direte quale dei tre se vi va vorrete seguire
procederò per maggioranza.
Fatemelo sapere
Grazie spero si stata una buona lettura...
almeno finora
Garantisco che il proseguio
è migliore in tutti i casi... 
La vostra Marzia Sofia


20 aprile 2013

Incipit Il Ritardo...




Dopo…..

Se n’è andato un pomeriggio in silenzio…
Ha chiuso la porta e se n’è andato… senza nemmeno lasciarmi la chiave… lo ha fatto  quando anche il suo odore ormai mi era odioso…ma mentre lo guardavo…i suoi occhi mi parevano ancora più blu… anzi turchesi.
Avevo voglia di baciarlo eppure lo odiavo proprio per questo…
Avevo voglia di abbracciarlo forte e per questo lo maledivo.
Ho spostato la tenda davanti alla vetrata e mi son detta qualcosa che ora non ricordo.
A ripensarci adesso non è rimasto che l’ odio …come una ferita dentro la pelle ..secca di un bacio desiderato… ma non richiesto… lho visto andare via  per caso…
quasi non ci fosse mai stato un caso più casuale.
Viveva in casa mia e non lo vedevo da giorni.


Era il 30 di Agosto.
Lo so quanto tempo siamo stati insieme perché me lo ha detto lui una volta che l’ ho chiamato ..18 mesi ha detto… dice  di essere stato con me per pietà, per diciotto mesi…a me sembrava fossero stati  di più…di diciotto.
A me pareva che ci fosse da sempre, non solo dai 27 anni che ci conosciamo… E mi pareva che fosse amore, non pietà.
Mi pare di averci visto la metafora della mia vita… tutto sempre troppo presto o troppo tardi…
Il tempo si diverte a sbagliar tempo!!!
Arriva quando deve andare…e se ne va quando vorresti che restasse….
Noi forse non lo abbiamo mai avuto un Tempo…nostro.
Lui non è mai stato mio e io neanche sua…ma siamo sempre stati Nostri.
A volte mi chiedo se è stato giusto farlo... ma tutto quel che avviene ha un senso …anche un senso sbagliato… ma ha un senso…
Il senso delle cose è dentro le cose. Per scoprirlo bisogna aprirle...
Io volevo averlo quel senso.


Se avessi avuto il coraggio... forse me ne sarei accorta in tempo, ma il tempo non ha Tempo, e gli amori sono fatti di schegge sottilissime di bombe esplose… spine che si conficcano in te e non vogliono andarsene… per estrarli devi soffrire… e tutto resta indolenzito poi…. anche se sembra non ci sia stato  nulla…
Io l' ho amato quest' uomo anche quando non lo avevo… per questo forse adesso lo amo anche se non  l’ ho più..
Quello che abbiamo fatto non è più quello che avremo… quello che faremo non è più quello che avremmo voluto… o anche dovuto fare…E’ come se un pezzo di lui si fosse staccato da me e fosse andato a male…imputridito seccato riarso… una specie di maionese muffita solo in superficie, come olio sull' acqua.
Mi manca…però… sento, che il suo vuoto, quello che il suo ricordo mi procura…è qualcosa di pienamente assente…lo vedo e lo annuso come un cane annusa il padrone …e so che morirò davanti alla sua tomba… ma lui non lo saprà mai…
Non ci crederà.

 Prima……..


                            

Se me lo avessero detto,  ci avrei mai creduto?
Certamente. Sicuro che ci avrei creduto! Non avrei fatto alcuno sforzo. Lo sapevo da sempre.
Non c’è niente al mondo di cui io potessi essere più sicura. Nessuna notizia nessuna certezza nessuna verità di cui io potessi avere maggiore consapevolezza.
Lo amo. Amo il mio miglior amico. Da sempre.
Eccoli vi vedo tutti pronti a recriminare, a tirar fuori le frasi fatte le solite saggezze col cucchiaio.
Come le medicine prese per bocca. Uno sciroppo di sapienza, un aerosol di conoscenza, un gargarismo di sicurezza. Una supposta di sapere.
Tutte balle. Solo io lo sapevo. Anzi, forse neppure io.
Alberto è sempre stato l’ uomo che avrei voluto. Quindi vuol dire che lo amavo. Anche quando non lo sapevo.
Lo amavo con naturalezza, senza chiedermelo, con accettazione, senza saperlo davvero né volerlo più di tanto. Lo amavo di un amore particolare.
E allora direte ? Che c’è di male ?
E’ vero…. non ci sarebbe niente di male in questo, se non fosse per il fatto abbastanza inopportuno che Alberto è molto più grande di me. Che significa mi dico…L’amore non ha età.
So che anche questo non sarebbe un vero problema… Se ci fossimo decisi a dircelo prima…quando lui era più giovane…e non dopo venticinque anni.Il fatto è … che lui è il marito della mia migliore amica.
E questo è stato… un problema piuttosto grosso.



La Sofia la conosco da sempre, era una ragazzina …la prima volta che l’ ho vista…Una gran bella figa… se devo essere onesto.
Sul momento mi colpì questo di lei…e dissi a mia moglie… guarda quella, come se la tira… lei fece di sì con la testa, e si rimise al sole… l’ avevo già convinta. Da sola non ci avrebbe pensato.
Mia moglie si convince sempre di quello che le dico. Anche se non lo capisce. Lei è fatta così.
Mi accorsi quasi subito del fatto che era solo timida. Strano, pensai, che una ragazza così bella non sappia di esserlo.
No. Lei non lo sapeva.
Anche se in apparenza lo mostrava.
Era bella, sì, veramente bella, tanta eh, ma proporzionalmente perfetta, rigogliosa, direi.
Con un lunghissima treccia di capelli scuri abbandonata di lato su una spalla.
Un giorno di non molto tempo fa, ho riguardato le foto che le avevo scattato in uno dei nostri viaggi, e ho detto… a voce alta agli altri …cazzo…che figa eri, ma perché non ti ho mai scopato ?..
No, non c’è da scandalizzarsi.
Io sono fatto così. Mia moglie mi conosce.


Mia moglie non ha tempo per pensarci, sa che io le sparo così.
La Sofia è l’ unica che non si scandalizza. Sa bene che scherzo.
Scherziamo sempre noi due.
Eppure, stavolta era diverso.
Mi ha guardato interdetta…sembrava quasi ci credesse, non so.
Il tipo che era con lei le fa…guarda che quello è innamorato di te da sempre, anche se non te l’ ha mai detto…
Lei è corsa subito da me a raccontarmelo.
…azzo dici scemo…ha risposto lei… lo avrei capito… giuro siamo solo amici…
Ma mentre me lo raccontava, non sembrava più troppo sicura.
E’ vero siamo solo amici. Beh insomma…
Eravamo amici.
Perché il giorno del mio compleanno abbiamo scopato, anzi, abbiamo fatto all' amore… per quello che posso ancora fare sia chiaro…castrato fisicamente e psicologicamente come sono.
Eppure l’ ho fatto, anche se nemmeno ci credevo.
Questo rappresenta un dilemma ?


to be continued...





18 aprile 2013

Incipit al tramonto...


Piccole schegge di luce blu
attraversavano
le tapparelle
pensò che si era dimenticata di chiuderle per bene la sera prima...
Bastava che un raggio la colpisse e il sonno era un ricordo sbiadito
Eppure le sarebbe piaciuto dormire
ma non le era mai riuscito
fin da piccola...


tirò su sollevandole di colpo entrambe le gambe dal letto
scostando le coperte
 quasi le facessero da impedimento
e si catapultò in bagno
almeno quel gesto atletico ancora le riusciva
si guardò nello specchio
e quello che le ritornò
era un qualcosa che non capiva


una faccia da bimba su di una pelle matura
capelli lunghi e fluenti su spalle curve
ormai anche stanche
si sciacquò la faccia
con gesti rapidi e nervosi
e si tuffò dentro l' asciugamano
che preferiva ruvido
quasi uno scrub
poi mise mano allo spazzolino
non le era mai riuscito di chiudere l' acqua
nel frattempo che spazzolava i denti


come una bambina vecchia pensava
che i bambini che morivano di sete le dispiacevano alquanto 
e le donne africane
che dovevano camminare per km e km
per una goccia di acqua sporca 
le facevano pena
ma di più di pensarlo 
non le riuscìva di fare
Il trucco 
qualcosa di automatico e spietato
come un disegno del tempo
come un dovere assolto
come un tratto automatico e scontato
senza cura...così...



e poi il vestire..
Aprì l' armadio e cominciò a sfogliare
uno due tre venti ventuno
ma quanti cazzo di vestiti aveva?
Con questa mania di comperare 
tutto quello che costava poco 
e le faceva figura addosso
si chiese come fosse possibile
quando nemmeno aveva un corpo perfetto
che tutto le donasse così...
Apparenze...
chiodi fissi della sua vita 
stereotipi in cerca di inutili spiegazioni
ma chi se ne frega pensò
ormai aveva imparato...



scelse un abito beige
con dei sandaletti dello stesso colore
con la zeppa che aggiungeva dieci e più centimetri
 al suo quasi metro e ottanta
l' abito era a corsetto stile impero
con mille piegoline
copri pancia che scendevano fino al ginocchio
 pensò... mi sta quasi bene
se non mi guardano di profilo
non sembro nemmeno un cassettone...
se non fosse per queste cazzo di tette enormi
il viso non è ancora male...
aggiunse una collana di perle grosse
con un filo a fiocco per chiuderla, del color cipria dell' abito...
Speriamo di non sembrare 
la moglie di Homer Simpson pensò
e si sorrise...indulgendo sul fatto che però
il tutto era di una chiccheria sorprendente...


era soddisfatta...
le sue gambe ancora non erano male
magre e abbastanza sode
niente a che vedere coi polpaccioni di certe mediterranee
che incontrava per strada in minigonna
eh loro però avevano il culo ritto
e vabbè giratemi la parte di sotto di 180 gradi 
e siamo a posto si disse ridendo di se
i capelli
erano perfetti
poteva legarli  sulla testa e fare un effetto signora
le dispiaceva tagliarli, che così lunghi e belli non erano stati mai
nei suoi primi cinquantanni di vita
ma li lasciò correre sulle spalle
liberi e selvaggi
di dietro liceo davanti museo???
Ora lo erano così lunghi
perchè tagliarli???


Un paio di occhiali color cipria
dalle lenti scure 
completavano il tutto...
cazzo... si guardò attentamente allo speccio
era una strafiga...
uhmmm pensò...
troppo
ma dove vado ad un matrimonio??
eppure vestito 15 euro scarpe diciannove e novanta occhiali tre euri
e chi ci esce così??
Anche adesso che ormai si sentiva vecchia abbastanza 
da non aver più bisogno della scorta per camminare
come quando era giovane...
era sempre troppo... per camminare
in questa piccola città di provincia...
lei era troppa...


allora prese e si spogliò
buttando con rabbia tutto quanto sul letto alla rinfusa....
non ce la faceva proprio ad uscire così....
si disse...
in fondo io non ho manie di conquista 
ho una paura fottuta degli uomini
e con le donne così...
è tutto un competere...
era stanca di sentire
le sue amiche 
farle critiche benevole
e complimenti travestiti da rimproveri


ma chi se ne frega si disse e si 
mise la prima cosa che le capitava
un tubino nero un braccialetto di perle finte e un decolltè nero classico
con un paio di pantacollant
neri
piedi nudi
solo che.... anche con quella...
era esattamente la stessa di prima...
sempre troppo per essere così poco
e sempre così poco per essere di più...
Insomma si disse sconcertata da se stessa
 ma chi sono io?
Io la tuta da ginnastica non me la voglio mettere
e nemmeno i camicioni larghi che consiglia mia madre
uffi sbuffò desolata
perchè devo imbruttirmi quando le altre fanno di tutto per abbellirsi???
Domanda irrisolta da cinquantanni
"che cosa dovrei essere io
che cosa sarei potuta essere se lo avessi voluto???"
scosse in avanti i lunghi capelli biondi e fluenti
e li legò in una coda
poi si sedette sul letto e decise
di rimettersi a dormire
così forse avrebbe sognato...
era un pò stanca di vivere....
e questo le dispiaceva perchè 
aveva ancora un sacco di cose da fare...

Se vi va il seguito a domani
la vostra Marzia Sofia

La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...