Da ieri non ho l' ADSL
a casa
a casa
guasti sulla linea o in centrale non si sa..
insomma sono senza di voi.
Voi che non vedo, ma che so ci siete
numerosi...
Voi che mi guardate... ma forse non mi vedete,
Insomma se ci penso...mi
fa effetto pensare che così tante persone... ogni giorno
aprono questo diario e si informano su di me .
non so cosa questo vuol dire ...
che cosa vi spinge
se la curiosità o il piacere di farlo.
se la curiosità o il piacere di farlo.
Io posso forse
far pena tenerezza ammirazione sconcerto
o farvi sorridere o anche ridere chi sa ...
non so...
Io vi mostro quella che sono
o forse anche solo quella che voglio sembrarvi
o forse anche solo quella che voglio sembrarvi
e ognuno di voi può farsi la sua idea
So che io vi sento...
anche mentre lavoro
anche se non so chi siete
e vi vedo
chini al computer
davanti ad uno schermo illuminato
e spero che abbiate tutti dei bei computer nuovi fiammanti
veloci e ben funzionanti...
perchè non mi vediate come un cubo unidimensionale...eheheh
Penso a quelli di voi che hanno appena litigato coi figli
o che hanno bisticciato col loro amore
o che hanno aspettato una telefonata che non è arrivata
o una telefonata che li ha fatti star male...
si siedono e si mettono a sfogliare queste pagine e leggono di me...
Io che lavoro mangio, scrivo
vivo più o meno vivo...
Sono per voi sconosciuta
oppure appena conosciuta
o ben conosciuta..
Persone che mi odiano non credo di averne
forse qualcuna che mi vuol bene... altre meno
altre che mi invidiano la professione
la libertà l' incoscienza
altre odiano quello che faccio e lo trovano volgare o Kitch
ce ne sono alcune che mi vorrebbero conoscere
altre che mi vorrebbero dimenticare...
Alcune che io conosco bene e si nascondono
perchè io non le riconosca
o altre che vorrebbero conoscermi
e che non sanno
quanto è meglio che non lo facciano...
e che non sanno
quanto è meglio che non lo facciano...
Un mondo a parte
ma parte di me... che sono anche voi.
Io vi vorrei abbracciare tutti
prendervi per mano
e portarvi con me su di un isola ...
che faremmo già una piccola comunità...
prendervi per mano
e portarvi con me su di un isola ...
che faremmo già una piccola comunità...
e ci scopriremmo
ma allora ...
ricomincerebbero le solite dinamiche
della distanza di caratteri
dell' insofferenza
della diversità di gusti e di vedute..
ma allora ...
ricomincerebbero le solite dinamiche
della distanza di caratteri
dell' insofferenza
della diversità di gusti e di vedute..
Lo vedete com'è bello Internet?
Evviva Facebook e la rete e
Mr Marco Montagnadizucchero,
ragazzino geniale, che per tenersi in "contatto"
ragazzino geniale, che per tenersi in "contatto"
con qualche bella ragazza dell' università
Io mi siedo e scrivo
e quanto non so di voi diventa quello che so di me..
penso a quanto vorrei potervi parlare
dirvi che vi ringrazio per le belle parole che mi scrivete
e vorrei dirvi che è stata dura arrivare fin qua
che non so come...
ma ce l' ho fatta anche se non so mai quanto potrà durare
e ce la farete anche voi...
Ce la faremo tutti... perchè bisogna... farcela
perchè ogni volta ci si sente più incoscienti...
e si vive per forza d' inerzia
tanto lo sappiamo bene che vivere...
è l' unica forma di Vita Possibile.
la vostra Marzia-Sofia
1 commento:
tempo fa, tra le mie letture onnivore e disordinate, ho incontrato il concetto "risonanza". L'analisi in maniera semi-scientifica di quanto io penso da una vita. Cioè, che per un meccanismo etereo, istintuale, le persone umane riescono a condividere nello stesso istante, senza bisogno di comunicazioni tradizionali, le stesse sensazioni . Sono stata assenze qualche giorno, al mio ritorno ho potuto ammirare un interno gustaviano da sogno, pronto per essere pubblicato in un volume di decorazione d'interni; ho letto uno sfogo sincero, come sempre coraggioso, nel quale c'era un pezzetto, piu' o meno grande, di ciascuno di noi... Insomma parecchie cose. Oggi ti debbo rigraziare: per quel meccanismo sottile e quasi esoterico che pare si chiami "risonanza", la tua voce sembrava la mia, talvolta si è sovrapposta, talatra procedeva all'unisono. D'altronde, come diceva Ann Deverià, " scrivere è un modo di aspettare " Un abbraccio
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