15 aprile 2013

I miei genitori e me...



Non potevano fare a meno l' una dell' altro...
si sa, quando la passione scoppia...
 I loro genitori lavoravano a Roma
al ministero della Guerra
vivevano in Trastevere, anche se erano Fiorentini
 si era in tempo di guerra...lui
aveva 12 anni nel 45, lei 13 e mezzo
si picchiavano di santa ragione
lei gli stava sempre d' intorno
 e lui non ce la voleva...

Era il 1955
quando si sposarono
erano cugini... fu difficile
aggiudicarsi il consenso delle famiglie
di fatto non lo ebbero mai,
ma allora se ne fregarono.


La madre di lui era la sorella del padre di lei...
primo grado
come un interrogatorio.
chiesero la dispensa papale
 e dopo dieci anni dalla fine della guerra
si sposarono ed andarono a vivere a Firenze.
Non avevano un soldo,
una delle loro cugine ricche fece di tutto
e regalò loro perfino la cerimonia e il pranzo oltre gli abiti
mia madre dice sempre... 
non c'aveva
neppure le mutande...

Io nacqui diversi anni dopo
strano per allora 
ma... lei lavorava molto 
voleva guadagnare tanto per farmi vivere bene diceva.
perchè io non dovessi mai sopportare le loro privazioni.
Era una delle famose ricamatrici fiorentine
ed era brava ...forse la più brava
di tutte quelle donne che sedevano sull' uscio 
col filo in mano e si raccontavano ridendo
le storie di paese, la sera, all' aria fresca e profumata di cipressi
 nella stupenda e pittoresca campagna toscana.
Dopo sposati lui aveva dovuto fare il militare
e poi lavorava in  fuori città in Trasferta...
fuori regione


era bello mio padre 
e sano come un pesce...
uno sportivo eccellente...
vinse il campionato italiano con una squadra 
militare di pallavolo
era il numero 1





di fatto praticava ogni sport
faceva Calcio
Boxe Ciclismo...
e qualsiasi altra cosa facesse bene allo spirito e al corpo
e proprio questo ultimo era la sua passione,
Il ciclismo
era entrato a lavorare a tredici anni mio padre 
e si era comprato una bici spendendo tutto il suo stipendio
ma suo padre appena lo vide entrare
mi raccontava mia nonna 
gli disse serio tirando fuori dal panciotto gli occhiali.
O cosa ll'è codesta???
Un bicicletta! rispose lui spavaldo
ecco ora... o tu vai fori te, oppure lei...
aveva 14 anni e 
aspettò ancora un anno per andarsene di casa...
mia nonna mi disse che mio nonno la prese di peso
 e la buttò giù dalla torretta del
palazzo del 500 dove abitavano...
"I tu babbo prese se ne andò e non tornò più
e ll'era andato a casa dai mì fratello 
e quella la fu la su rovina.




Questo la dice lunga su quanto mia nonna 
amasse mia madre... sua nipote...
capite com'è successo? 
IO ADORAVO MIA NONNA
anche se ora capisco tante cose.....

Tutti gli sport insomma...  gli piacevano  mio padre
li amava tutti
 durante il militare poi... e non solo allora
gli piacevano anche le donne
mia madre dice sempre che mentre io nascevo
 lui aveva anche un altra fidanzata
eh gli uomini allora eran dei gran bast.......
oni ehehehe






                                                          Io intanto, crescevo sana e forte
                                                          immagino che allora a parte la eccessiva
                                                        e forse anche motivata gelosia di mia madre
                                                             le cose tra di loro andassero bene,
                                                erano giovani innamorati e avevano una bella bimba
                                                       mia madre avrebbe voluto un maschio
                                                              ma lui era tutto contento e gridava
                                                   llè bella llè bionda lla c' ha gli occhi chiari
                                                                 lei rispondeva...via viaaa...
                                                               un me la fate nemmeno vedere!
                                                            ll'a mi ha mezza massacrata..
                                                        ehhh per forzaaa ero quasi cinque chili !
                                                  dio mio dico a mia madre... ma la colpa è tua
                                                       perchè non mangiavi un pò di meno?....
                                                          si usava così ...dice lei laconica...



Passavano gli anni
erano gli anni del boom economico
nascevano più bambini che mucche tra un pò...
tutti volevano la macchina il televisore le lavatrici...
e in quegli anni pionieristici nacque mia sorella
la chiamarono Cinzia per far rima con Marzia
disse mia madre...
però mia madre preferiva Sofia Loren 
e mio padre Gina Lollobrigida
così ci misero anche un secondo nome.


Ora che non eravamo più in tre
quindi
 lasciammo Firenze dove io ero nata e
andammo a vivere vicino alla nonna materna 
a trenta chilometri di distanza
nella ricchissima provincia Toscana
dove i primi industriali costituivano casta a parte...
 e vivevano nel lusso e nello spreco...
viaggiavano le prime auto di lusso 
e le ville erano sempre più grandi e lussuose.
Noi eravamo una bella famiglia 
e i miei genitori lavoravano entrambi
non eravamo ricchi  ma insomma ce la cavavamo bene
Poichè mio padre, quando mio nonno morì a 54 anni 
cadendo da una scala
per non volere niente da suo padre 
aveva tramutato tutta la sua cospicua eredità
in pensioni per mia nonna, sua madre
insomma
non ci facevano mancare nulla
visto che eravamo anche
le prime nipoti di uno stuolo di zii
quindi viziatissime...


 ma di colpo , come nelle favole,
 che si suppongono a lieto fine
ma non sempre nella realtà lo sono,
le cose cominciarono a farsi molto difficili.
Improvvisamente il nostro futuro si oscurò 
di una nube così subdola e insidiosa che lo avrebbe
offuscato per sempre.

Mia sorella infatti era molto malata e 
i problemi con lei non finivano mai,
era nata cagionevole e poi una brutta febbre 
la condusse a dover dipendere per tutta la vita da medicine 
che la resero quantomeno diciamo, particolare... 
Così forse loro due, si staccarono... non so... 
Si sa le difficoltà o uniscono o alla fine dividono
per sempre...
loro parvero staccarsi...





Andavamo al Mare a Castiglioncello
i miei avevano una bella Bianchina blu...
mio padre diceva al benzinaio: mille super e si partiva...
Ogni fine settimana era sole e spiaggia.
Il babbo correva in bici  collezionando vittorie onori e glorie
e la mamma ci caricava su,
 io facevo da navigatrice a dodici anni, e via...
Durante la settimana invece dopo la scuola,
le nonne ci tenevano spesso con loro
io con la nonna paterna e la piccola con la nonna materna
si perchè mia madre era una femminista 
un antesignana 
guidava la macchina lavorava 
dirigeva un piccola fabbrica di confezioni


erano le prime donne che a trentacinque anni
erano più belle di quando erano giovani....
il mondo era cambiato
tutto era diverso, anche se non il nostro paesone
dove
alcuni preconcetti esistevano ancora...non pareva assorbirlo...
ma altrove tutto si rivoluzionava al passo coi tempi e la modernità.
Nonostante questo
tutto era in divenire ... tutto era cambiato da prima
ma noi nemmeno lo sapevamo...
mio padre non voleva lasciarmi prendere il treno da sola
non voleva che studiassi a Firenze cosa che poi ho fatto 
ma per lui tutto era troppo per mi controllava a vista...
Andavamo anche  spesso in montagna
 con gli amici dei miei...
ricordo momenti meravigliosi  e felici
anche se ricordo bene che loro, litigavano sempre,
 su tutto.


Insomma la mia mamma 
era una delle più belle e stilose 
donne della città. Una città
 che cresceva vortiginosamente
si... dove vivevamo, lei
aveva aperto un negozio e faceva Moda
tutti la seguivano.
Lei non si faceva scrupolo di essere libera e femminista
IL PADRE LE DISSE QUANDO LEI annunciò
 CHE AVREBBE PRESO LA PATENTE...
TE SI... VA IN DO' TU VOI.... MA LE BAMBINE mai!
Eppure lei non si fece intimorire...
qui mi fermo perchè si tratta della loro privacy...
del loro rapporto...
ma capivo sentendo a volte, nella notte le loro urla
venire dalla loro camera da letto 
che le cose non andavano come dovevano.
Insomma tutto sembrava scorrere
ma noi... non eravamo più felici
era diventato tutto difficile
lei si ostinava a vivere in funzione della malattia di mia sorella
mio padre invece visto che non aveva potuto farlo da giovane 
voleva di nuovo correre in bici
e la invitava a essere un pò più fatalista
 a prenderla un pò più con filosofia...


a non farsene una malattia insomma...
Ma mia Madre ha sempre avuto un solo difetto
 ora che lo so...
ingigantire le cose...nella sua mente
e sempre dal lato pessimistico...

A parte le domeniche
dei musi lunghi e delle litigate tra loro
delle gelosie e delle recriminazioni
 paradossalmente
non si sono mai lasciati
anche se lo hanno minacciato mille volte a turno
non ci hanno mai pensato davvero...
Hanno sempre detto che sono rimasti insieme per noi
ma io ora so, che non eravamo che un pretesto,
di fatto non avrebbero mai saputo vivere
 l' uno senza l' altra e viceversa....
Oddioooo
quel maschiaccio che vedete di sotto  
a sinistra... era la vostra Regina... 
ehm ehm
avevo un modo di ribellarmi 
abbastanza particolare...


I sorrisi si spegnevano sempre più spesso 
nelle belle gite settimanali...
mi ricordo delle litigate associate al luogo dove avvenivano
UNA SPECIALE FU A LIVORNO 
IO RIMASI A GUARDARE I QUATTRO MORI 
PER CIRCA QUATTRO ORE IN SILENZIO...

Non lo ricordo
 ma mia madre dice che ero gelosa di lei
e che preferivo il mio babbo
che era lui il mio eroe,
e devo dire che non l' ho mai messo in dubbio
mia madre mi pareva sempre la colpevole... 
non condividevo nulla del suo modo d' essere
ero immediatamente subito pronta a difendere lui
anche se lei mi ricorda che da piccola
invece la difendevo.
ma poi forse credevo, 
che lei amasse di più mia sorella....
ora forse lo accetto...
io non avevo bisogno di nulla... crescevo....
 bella sana e solare come un fiore della mia terra
la ginestra,
da sola.. senza tante cure nè attenzioni
 ai lati delle strade... dove allora era consentito giocare
 sotto i cipressi luminosi e lucidi
della mia bella campagna toscana.
Di fatto era un continuo dirmi 
lasciala stareee lei ll'è malata...
e io nemmeno la toccavo!!!
pensavo... a te ti amano tutti,
non vorrai mica anche il miioo amore???
Odiavo amare mia sorella e odiavo amare mia madre 
e credevo di dover difendere mio padre..



Dice che sia io, che mia sorella 
le allungavamo le minigonne
con le mani 
e le impedivamo di uscire
da sola
Insomma
 non deve essere stata un granchè la sua vita
povera Mamma.
Non è un grave difetto essere ipocondriaca
è che lei lo faceva per farsi amare che mi faceva rabbia
io ce la facevo senza farmi compatire
perchè lei no?
eh lo so
per prendersi le sue attenzioni ha dovuto spesso
essere 
fastidiosa
ha dovuto inventarsi malattie per farsi compatire
e lui l' ha sempre ignorata, 
è fatto così non si scompone...
ma lei non l' ha mai amato di meno per questo, 
forse anche di più
e mi riconosco in lei 
ora che amo qualcuno che di me se ne frega...
Ma ora a questa mia età
 quando vedo come lei lo ama ancora
e quanto adesso mi sia chiaro 
di quanto la ami anche lui
mi dico...

che strano modo di amarsi così tanto...
forse allora mi ama anche colui che credo di no???

Ora che sono entrambi molto malati 
e si sorreggono a vicenda
 lei tende sempre come sempre a parlarne male 
a raccontare tutte le "cattiverie" come dice lei 
usando una parola troppo grossa
che lui le ha fatto...
ahhh sapessi quante me n' ha fatte!!!
lui no... lui tace sempre
 lui non ne ha mai detto o fatto una sola parola 
con noi ...mai contro di lei
ma poi... quando sono
al momento  della verità
io li guardo e stupisco!

Da un anno sono con me ormai
non li avevo visti mai prima...per venti anni...
da quando mi ero sposata a ventanni per sfuggirli
ero sempre lontana...
che mi pareva fosse mia madre, il mio solo problema
l' incognita x della mia equazione...

Nel momento in cui lui o lei 
non sono in quel letto la sera
Però...
mi sembra e forse 
gli sembra...
 che la vita non abbia più senso per entrambi...
da soli.
Spero sempre che quando sarà 
muoiano insieme ...
prima uno e poi l' altro...  nel letto...
perchè uno ha visto che l' altro è morto
e che allora sia chi sia... dei due...
chiuda gli occhi così... in silenzio...
e lo raggiunga
 magari con un sorriso...
(come nel film l' uomo bicentenario dandosi la mano)
Non sarebbe una morte bellissima e dignitosa?
Son stati insieme tutta la vita
che stiano insieme 
anche nella morte...


Ma a noi non sono mai mancati,
ci sono sempre stati
per noi, 
a volte perfino troppo 
non si impara mai a fare i genitori
e quindi non li biasimo...


erano belli i  miei genitori
e a volte lo sono ancora
quando mia madre non si lagna quando sorride
quando mi consola e a volte lo fa...
quando mi vede triste o mi vede soffrire per colui che amo...
mi dice te tu se proprio come me
amiamo troppo e male
siamo due sceme
ed io che non ho mai voluto assomigliarle
mi rendo conto che sono uguale a lei
e mi ci inc...pure...


hanno Ottant'anni 
e nemmeno li dimostrano... a volte....

Oggi è entrata lei in ospedale,
ed era appena era uscito lui...

ma porca miseria un pò di pace
è chiedere troppo????

la vostra Marzia Sofia 
che proprio ieri sera
 si sentiva così tranquilla 
e pregava che rimanesse tutto così
spero non vi dispiaccia questo mio post mi è venuto così
l' ho partorito
e non volevo abortirlo...
non, solo per paura.




14 aprile 2013

Shabby and Charme, un anno dopo.


Auguri Shabby and Charme!!!
Un anno dopo...


x Anna

E' ormai passato un anno
ed è stato un affanno
mi dicevi sto in negozioo
finito... era il bell' "ozio"


che non si fa pei figli
dicevi... che scompigli
noi tutte guardavamo
e serie osservavamo...


mio dio di questi tempi!!
ma se loro son contenti?
"Il mio pure è fissato,
ma non sarà sprecato?


tutti più o men perplessi
ma si sa, ci sono i nessi
sperar non fa mai male
sapremo poi aspettare?


"Ho appena casa nova
mi manca anche sta prova!
ma via su, nel compendio
forseeee, fa uno stipendio! "



tutti ci stupivamo
e nemmeno sapevamo
tutti col fiato in gola
che non fosse una sòla


il posto pur bellissimo
non era poi centrale
chissà se fosse stata
sta grande idea geniale?


la Anna era entusiasta 
seppure rassegnata
il figlio era impegnato
serio e determinato


quando si fece l' ora...
l' Anna era "de fora"...
aveva corso assai
che non finiva mai...




si sa una madre corre
e sta sempre a brontolare
ma se per il figlio occorre,
si mette a lavorare!!!



Ora è passato un anno e siamo ancora qua
ti devo dire brava, che forza Donna mia!
Ripasso con baldanza di nuovo da sta via
e penso che coraggio, che c' hai amica mia...

ne hai superate tante
 di prove di coraggio
che vuoi che siano queste
si chiaman solo... assaggio!!!


però di contro vedi 
che son soddisfazioni
ti vedi sul giornale, 
e pensi ... che emozioni...

continua così mia cara Anna
lo sai cosa ti dico 
tu sei una grande Mamma

A noi... tocca riparare
 quello che può far male,

ci tocca consolare
servire e non parlare...,

 i figli chiedon sempre
ma nooooi sappiamo dare!...

Auguri Annì
all' anno prossimo!!!




12 aprile 2013

The Sun also..... ride...


ci vuole un bel coraggio 
a sentirsi allegri
anche sotto la pioggia...
eppure il metodo c'è...
basta essere a posto con la propria coscienza...



e come si fa mi direte
ah non lo 
non ho una ricetta
ma posso dirvi come ho fatto io...
Un pizzico di follia tanta autocritica
tante attenzioni per le storie degli altri
tanta vita passata..
a volere sempre di più rendendosi conto poi
di avere avuto abbastanza.


questo ti rende forte
ti insegna ad accettare
che si può essere tranquilli
e sereni anche avendo delle piccolissime cose
bisogna saperle trovare
bisogna cercare di capire gli altri tutti
anche quelli più incomprensibili
riuscire a prendere il toro per le corna come si dice
insomma rischiare..
cercare ad ogni costo di far cambiare il prossimo non serve
meglio accettarlo


una cosa poi ho capito
che non solo non si può farsi piacere tutti ma non si può nemmeno
piacere
a tutti
quindi le critiche vanno ascoltate valutate e messe da parte
cercare di migliorare sempre se stessi
migliora il mondo


un famoso psicologo e scrittore
di cui voi avrete tutti i libri ne son certa...
che ho conosciuto di persona
scrisse una volta che bisognava
occuparsi della propria felicità
perchè tutto il mondo fosse felice...


che poi lui come persona fosse
 una ciofeca pazzesca e che non
fosse la persona che mostrava di essere nei suoi libri
fu per me una grande.... delusione
ma alla fine mi son detta poveretto
anche lui avrà avuto i suoi buoni motivi
per comportarsi così
e andai a leggermi la sua biografia
mi fece un pò pena
e così gli ho "perdonato"
qualche defaillance


lo so lo so che non è facile
è più facile a dirsi che a farsi
ma FUNZIONA
per lo meno se non cambia gli altri
cambia voi stessi
e la vostra percezione di voi stessi
vi fa sentire bene
vi aiuta a guardarvi nello specchio
vedrete che così
anche le rughe spariscono..


si tratta infatti della miglior vitamina
 o antiossidante che esista
la tranquillità
ho vissuto anni sperando che i miei sogni si realizzassero
e mi sentivo sempre in competizione con me stessa
ora invece mi sono rilassata
e so che anche gli ultimi sogni si realizzeranno
lo so lo sento
non chiedetemi come
l' importante è sapere cosa si vuole ed
aspettare
pazientemente
lo so che ci sembra che il tempo fugga
invece no
il tempo speso bene non Fugge mai..


cercate di rilassarvi e di godervi la vita 
nel senso delle piccole cose
perchè tutto ha un senso
e prima o poi lo scoprirete
date retta ad una vecchia babbiona
IO LO SO!!
ahahha
oggi vado a divertirmi un pò con la macchina fotografica
certo il tempo non è dei migliori
ma se c'è una sola sicurezza in questo mondo
mooolto gustaviano
nel senso di sciupato ma bello
è che il sole risorge sempre
 e se anche lo vedete nascosto tra le nubi
ritornerà a splendere
bisogna godere
delle giornate migliori
e dimenticare le peggiori
SI DEVE DIMENTICARE IL BRUTTO
non fa più parte di noi
è morto ogni giorno rinasce una nuova speranza
ve lo garantisco io
la vostra Regina
dei quattrocento gatti che mi seguono eh ?
 ajhhahhahah
Marzia-Sofia


11 aprile 2013

I dieci comandamenti ...per la nascita di uno stile.


Tutorial
 su cosa ci vuole, cosa vi serve...
per inventare uno stile...

Le dieci regole
ma potrei trovarne anche di più
per
essere 
unici e venir copiati.

Primo: 
devi essere impossibilitata a fare altro...
tipo tutto quello che fai, si somiglia 
ed è allo stesso tempo ogni volta diverso
ti svegli la mattina e ce l' hai in testa 
e non riesci a dimenticare quella certa sfumatura
quel certo colore..





                                                             Secondo: 
                              avere ben chiaro che bisogna sopportarne di ogni
                                    ascoltarne di ogni vederne di ogni...
                                      nel senso che te ne diranno di ogni...
                                      fin quando vedrai che ti osserveranno
                                                 e penseranno... però...
                                                               è facile
                                                        lo so fare anche io..
                                        ed è quello il punto in cui capirai
                                    ma ancora non lo saprai perfettamente




                                                            Terzo:
                                avere ben presente il senso di solitudine
                                                  di abbandono
                                   di timidezza e di paura di sbagliare
                                  compreso il dubbio di essere sempre
                                              dalla parte sbagliata
                                          che ti trafigge ogni momento...
                                         ma che non riesce a farti desistere...


Quarto:
pensare che tutto quello che fai 
non possa essere copiabile facilmente 
ma sperare che qualcuno sia così pazzo da provarci...
per accorgerti da te che insomma
non è affatto lo stesso
e quello che fai tu
è decisamente migliore...


Quinto:
guardarsi intorno
ma vedere solo coi propri occhi
 seguire il proprio istinto sempre 
non essere mai sicuro di niente
ma in realtà esserlo sempre
chiedersi comunque dentro di se
come sia possibile
che queste cose non piacciano
e nonostante tu ti accorga 
che non stanno bene con nient' altro
vedere in loro una bellezza
che ti appare inconfutabile...
anche al confronto...


Sesto:
Intraprendere un viaggio dentro se stessi
incurante patologicamente
della testa caracollante di chi ti minimizza 
e ti fa sentire sbagliata
ti critica senza sapere 
distrugge a parole ogni tua sofferta certezza
con armi che non sai sul momento controbattere a parole
ma sai solo dimostrare coi fatti...



Settimo:
accorgersi improvvisamente che il vento sta cambiando
eppure rimanere impassibile e aspettare...
saranno gli altri
a venirti incontro...
e all' inizio neppure te ne accorgerai...


Ottavo:
Non gettare mai la spugna
nemmeno quando a fartici pensare 
sono le persone che ami
quelle che dicono 
è per il tuo bene
perché è segno evidente 
che non sanno quale sia il tuo bene...


Nono:
Sapere infine che sono gli altri stessi
che ti diranno prima o poi..
Come te non c'è nessuno
sentirlo dentro 
anche se non si ha mai il coraggio di dirlo agli altri 
dirlo a se stessi,
o tutto questo non sarà servito a niente
solo ad alimentare
sogni infranti e frustrazioni future...





Decimo:
d' un tratto saprai 
e ricorderai i momenti in cui hai avuto paura
ma il consenso di oggi non deve mai farti sentire arrivata
in realtà è sempre un cammino 
quello che dovrai fare
il cammino infinito dentro se stessi.

e ora provateci
vi sentirete forti e deboli al tempo stesso
ma,saprete una cosa
dentro di voi
Che ce l' avrete messa tutta
e questo vi farà stare bene....

La vostra Marzia Sofia

La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...