20 agosto 2015

A corte dalla Regina A Villa Regina la location ideale.


Siamo esseri umani pieni di difetti, 
quello che si vede non è sempre quello che è, 
solo quello che si fa resta e a volte nemmeno..
Difficile riuscire a mettersi a nudo 
mostrare le rughe le falle i difetti 
le piccole bassezze umane, 
c'era una foto tra queste ma non mi piaceva 
l' ho cancellata 
anche io cerco di mettere le migliori 
cerco di apparire meglio di quello che sono...


questa è la mia casa 
da un anno mi sono trasferita qua 
per renderla il mio nido il mio sogno Gustaviano 
siamo molto lontano da quello che vorrei fosse
 ma ce la metto tutta, 
considerato che a volte i nostri sogni possono non essere quelli degli altri...
le persone che qui sul Blog mi seguono 
e vi chiedo scusa se da alcuni mesi vi ho abbandonato sanno,
 che ho sempre detto tutto quello che pensavo
Chiaramente ciascuno di noi 
vede di sè quello che vuol vedere
io cerco sempre di vedermi davvero dentro
e credo di riuscirci meglio di tanti che si credono perfetti 
solo perchè hanno scoperto che non sei perfetta tu...


la gente ti pensa in un modo che spesso non sei 
bisogna convincersi che nessuno è come appare, 
per guardarsi allo specchio ci sono molti modi
vedersi davvero o credere di vedere quello che si vuole
Qua siamo io e mio figlio Ty ieri sera davanti a casa nostra 
quella che dopo diverse peripezie che spero abbiate letto nell' altro post
sarà la sede dell' evento o meglio dire adesso della Festa
che volevamo organizzare.
A CORTE DALLA REGINA 
era la parafrasi sorridente e autoironica
di un soprannome a volte ridicolo ma che ora rispetto 
come idea fondatrice di una Associazione 
in cui leggendo le mail che mi arrivano credo sempre di più...
Ci sono persone che sanno dire No decisi 
io non sono di queste, se avessi avuto questa capacità
 la mia vita sarebbe stata diversa.
Fa male pensare che persone c
che credevano di conoscermi benissimo
 hanno dimostrato di non conoscermi affatto
rifiutandomi anche la possibilità di replica alla loro fuga improvvisa.
e altre che erano sicure di vedere il bello in me
sicure che la "Regina" avrebbe fatto quello che sognavano per sè... 
poi si siano scontrate con la mia realtà più brutta.
quella più dura ma anche più fragile quella che nessuno vuol vedere 
quando è convinto di sapere tutto...
Non sono responsabile di quello che gli altri immaginano io sia.
Però cerco di essere migliore e spero di frequentare
 sempre persone migliori per imparare da loro...
Imparerò e ci penserò
non credo che le accuse che mi si muovono siano vere 
ma cercherò di migliorare, speriamo lo facciano anche loro...

In questa festa che andrò a fare per la raccolta fondi per l' AssociazioneNo profit
Donna Regina
che ho fondato e in cui continuo a credere nel bene e nel male...
io finalmente libera da gravi condizionamenti
conosco persone migliori di me e le apprezzo 
ci sono cose che mi smuovono il cuore, come certe mail che ricevo.
Io andrò avanti anche se volevo fermarmi, io andrò avanti
perchè adesso ancora di più ci credo...
questa è la parte più nuda e più vera di me come in queste foto 
senza trucco senza orpelli senza regni inesistenti...
quando mi spavento
do il meglio e comincio A lottare
SPERO DI ESSERE MIGLIORE 
DI QUANTI molti PENSANO IO SIA
SPERO SEMPRE DI MIGLIORARE
SPECIALMENTE SPERO DI IMPARARE 
A NON CREDERE NELLE PAROLE 
BASTA OSSERVARE I FATTI.

Vi aspettiamo a VIlla Regina direttamente all' uscita dell' autostrada A12 Sarzana Centro
il 5/6 Settembre 2015 
ad attendervi ci saranno un gruppo di Donne Speciali 
degne di essere delle vere Regine
altro che me... io le raccolgo solamente.
Marzia-Sofia


15 agosto 2015

NOVITA' A corte dalla Regina si fa... a Villa Regina

Casetta Shabby
all ' interno di Villa Regina


PREMIO B.A.C.I.O
A volte le cose pur con tutte le migliori intenzioni 
non vanno come devono andare... 
leggevo di Walt Disney, 
che dopo il successo di Topolino 
comprò una villa alla madre e lei povera, 
bruciò nel rogo della casa per colpa di un cortocircuito. 



Non sempre si può quello che si vuole.
Ho pensato a lungo a come annunciare una cosa così delicata come questa... 
e sono giunta alla conclusione 
che la migliore è sempre dire la verità. 
Non c'è due senza tre... dice un proverbio molto conosciuto. 
Bisogna aver coraggio nella vita. Tanto. 
Il coraggio di metterci la faccia io ce l' ho, 
e io debbo averlo anche stavolta, ce l ho sempre avuto, 
in bene ed in male... 
Si amici e amiche, dopo esser passati dalla Villa sul mare, 
alla Villa di campagna, 
abbiamo deciso per la Villa alle porte della Città. 
Villa Regina... la mia casa. 
Era la prima opzione, e diventerà la designata. 
Inutile girarci intorno. 
Fatte le dovute considerazioni, contato in cassa, 
viste le numerose defezioni organizzative, 
visti gli abbandoni da parte di quello che era lo staff iniziale 
composto di sette persone, poi ridotte a due, 
abbiamo deciso io e Tyron mio figlio di adibire 
la nostra Villa e il nostro Giardino a location 
per l' evento del 5/6 Settembre 2015.
Mi direte perchè? 
Per offrire di più a tutti quelli che ci hanno dato la loro adesione, 
coloro che ci hanno concesso la loro fiducia 
e che credono veramente in questa associazione: 
Donna Regina. 
una Associazione che non è mia, 
come qualcuno può erroneamente aver pensato... 
MA CHE DEVE DIVENTARE NOSTRA. 
QUI VI SPIEGHEREMO COSA SI PROPONE, 
dove meglio di qui?
A Casa dalla Regina ?
Mi direte come è accaduto? Ve lo spiego... 
Non è che un giorno mi son svegliata e ho detto, 
ora divento Regina mi compro un castello e ci do una festa... 
No, gli eventi e i casi della vita mi ci hanno portato...
sì mi ci hanno portato, ed io che sono a questo punto lo so, 
molto credulona o forse come mi si accusa t
roppo sensibile all' adulazione, 
(frutto di un insicurezza di fondo che mi appartiene ) 
mi ci sono fatta portare. 
Questo mi serva di lezione: però ho imparato ehhh se ho imparato... 
ho imparato che le persone cambiano sempre versione, dopo. 
Mai fare una cosa senza esserne convinti in pieno. 
Ecco insomma come che sia...
ho fatto delle scelte di cui non ero convinta.
Perché sono una beota credulona ? può essere... 
ma se anche lo sono , sono anche una persona con la voglia unica 
di riuscire in quello in cui credo con amore e onestà. 
SENZA COMPROMESSI DI SORTA 
Combattendo contro tutto e tutti per quello in cui credo. 
O meglio con tutto e tutti. 
Quindi, sono così che, prima posso sembrare arrendevole e stupida a volte, 
quasi, ma poi tiro fuori le unghie e combatto. 
Ormai è abbastanza chiaro... 
Ci sono state diverse difficoltà nella preparazione di questo evento, a cui tenevo tanto. 
"A corte dalla Regina"... niente è stato facile... 
ed era solo l' inizio di un grande progetto.
Inutile recriminare su chi sia il colpevole, è andata così. 
Non si deve star a perder tempo e bisogna fare in modo che ci sia 
quello che si sperava ci fosse. 
Vi racconto come andò sintetizzando? 
Per prima ci fu un agente molto serio che cercò di mettermi a contratto, 
(contratto che non firmai mai) per il lancio del mio personaggio, 
per far sì che si potessero pubblicare e vendere i miei lavori letterari.
Cosa cui ambisco da sempre, visto che il dipingere è la mia seconda scelta. 
Serve il personaggio ormai , si sa...della persona nessuno sa che farsene. 
L ' idea comunque era questa per me... 
creare un evento con cui lanciarmi al grande pubblico, 
quello che mi proponevano gli altri non era NELLE MIE CORDE.
per uscire da FB insomma, e per far questo 
avevamo scelto la villa più bella dei dintorni. 
Per ragioni che è inutile dir qua I propositi sono una cosa.. i costi sono un altra... i
n tempi di crisi...si sa, 
l' organizzazione poi doveva gestire introiti dei quali solo io mi sentivo responsabile
 poiché mi erano stati affidati da voi...
quindi io non accettai. 
Le istituzioni le fondazioni i comuni commissariati... i problemi logistici e illogistici del territorio ci si mise di tutto, di tutto un po'.
Quindi pensai di mollare la prima villa... mi rivestii da Regina e cercai altro... foto e varie comprese ...video sbagliati 
mica sono una attrice io 
insomma un sacco di cavolate... 
( spero di non essermi resa troppo ridicola...) 
Ero decisa a rimanere con il mio staff e lo comunicai all' organizzazione. 
Con il mio gruppo parlai chiaro dissi che introiti non ce ne sarebbero stATI CHE vremmo doovuto lavorare per lA GLORIA... chiesi loro di seguirmi. 
Il mio staff era composto da 4 persone 
le quali erano state proprio le prime ad ispirare l' evento... ad insistere per farto credendoci 
io non ci credevo un gran chè 
loro ne erano entusiaste e sognavano in grande. 
Mi spinsero a continuare, ma io sentivo il peso della responsabilità 
e quasi crollai, quasi, ero a pezzi ma, non si sa come... io mi rialzo sempre.
Più il tempo passava più mi rendevo conto però, 
che tante cose che parevano ottimali non lo erano, 
anche nella seconda villa che scegliemmo e che pareva perfetta 
ci mancavano un sacco di cose, assicurazioni impossibili da determinare 
se non sapendo prima quanti visitatori avrebbe avuto la villa , 
posti all' aperto posti al chiuso 
e un prezzo che era comunque altissimo 
in rapporto alle nostre finanze. Ero in trappola anche perchè alla firma DEL CONTRATTO E AL MOMENTO DEL PAGAMENTO DELL' ACCONTO 
ERO SOLA, SOLA CON TY 
QUINDI SOLA CON ME. 
Firmai... pagai l' acconto ma smisi di dormire...
Tutto si sgretolava nella mia mente tutto quello che avevo sognato 
si sgretolava come un muro dopo un alluvione 
e la gente continuava a credere in me 
 a mandare  adesioni i giornali in massa avevano creduto in me e condividevano l ' evento
ero distrutta dalla preoccupazione. 
Non dormivo più la notte... 
insomma il fatto è che i soldi scarseggiavano, 
si anche questa villa era troppo onerosa
 per offrire alle persone il meglio di quanto volevamo offrire... hai voglia di 50 euro per farne quelli che sarebbero serviti...
niente più musica sfilate canzoni artisti di strada... 
tutto veniva a mancare ma non il consenso delle persone 
che mi avevano voluto bene. e si erano fidate di me... 
come tradirle??? 
NON VOLEVO MI RIFIUTAVO non volevo deluderle !!!
ero diventata una belva in gabbia mi arrovellavo a trovare la soluzione ma tutti parevano non capire, chi mi diceva calmati c'è tempo chi mi prendeva per pazza chi mi chiamava isterica insomma nessuno si accorgeva che ero a pezzi...
 finchè un giorno son caduta dalle scale di casa...
e il dottore mi ha detto ORA BASTA !
Se continui così muori
ma, come spesso succede chi doveva aiutarmi evidentemente si era spaventato più di me,
 chi per un motivo chi per un altro, 
avevano le loro ragioni e le seguirono... 
Cominciarono i dissidi i malintesi i doppi sensi, i malumori 
e così si giunse ad una conclusione, 
dividere a malincuore le proprie strade...
ecco ora ero sola davvero... con Ty, come sempre.
Ci ho pensato un po' cosa dovevo fare? 
Non lo sapevo. 
Mi rigiravo di qua e di là le soluzioni e poi di colpo decisi per la verità... 
Non potevo mica andare a vivere a Tenerife da mia cognata 
ho ancora un po' da fare qua.
Tutto crolla mi son detta ma io resto! 
Io resto sempre, sono il Capitano! 
e su la mia nave se c'è da fare io lo faccio!!! 
Affondo o la porto a riva... 
e pur con tutte le difficoltà del caso 
IO VI ASPETTO SUL MIO TRANSATLANTICO, 
navigheremo nel mare della vita e ci salveremo! 
Io vi invito tutti a Villa Regina 
nello stesso luogo in cui era l' altra, 
a pochi chilometri da quella, cinque per l' esattezza 
all ' uscita dell' autostrada di Sarzana. 
Una villa più modesta , ma più contenuta, più alla portata di tutti, 
più intima, più adatta, a mostrare il mio lavoro e anche il vostro. 
Una villa che vi parlerà di me, che vi racconterà il Gustaviano 
e che vi permetterà di capire cos'è nella mia mente
 Donna Regina.
Villa Regina 
con all' interno la Casetta Shabby 
premio del concorso il BACIO, 
Villa Regina con un giardino ottimale
 pronto a ricevervi tutti voi che vorrete visitarci 
e chiunque voglia esporre o seguire corsi 
o comprare vernici e e cere e altri oggetti frutto della Creatività. 
Villa Regina il tesoro della mia creatività.
Vi prometto amici che tutto sarà ancora migliore. 
NON CI FERMEREMO... Tutto rimarrà invariato... 
solo, siete tutti invitati a Villa Regina a casa mia... 
e non dovrete nemmeno pagare il biglietto... 
da oggi vi informerò meglio, ogni giorno!!! 
Non dubitate abbiamo solo da migliorare...
questo annuncio è generale, 
per gli espositori non cambia nulla, solo indirizzo, 
la mail è  sempre acortedallaregina@gmail.com
per il Premio BACIO 
la data di invio viene prolungata di dieci giorni da domani
VI ASPETTIAMO!

la vostra Marzia-Sofia 

c'è anche un grandissimo prato sul retro 

dietro la Casetta Shabby 
vi piacerà 

Vi aspettiamo numerosi il 5/6 Settembre 2015
ci sarà anche da bere da mangiare e musica

13 luglio 2015

Strani pensieri...su mia madre.







 
Quello che è la prerogativa principale
di un essere umano
il pensare...
a volte è deleterio
a volte sconvolgente
a volte coinvolgente
Essere umani pensanti,
 ci si autodefinisce, eppure
spesso il pensiero non aiuta...

 
aiuta la capacità di estraniarsi da tutto, per godere di tutto...
sembra un paradosso,
ma aprire gli occhi sulle cose aiuta a sentirsi meglio
sulle cose del mondo, intendo
si può vivere perennemente proiettati all' esterno
ma il vivere dentro di noi è più
consolante, più pieno più soddisfacente
Non riesco a dimenticare
quello che ho letto una volta in un libro
Se tutti si occupassero della propria felicità
Tutto il mondo sarebbe felice.
lo so mi direte...
Un mondo di Egoisti...
Non so se sia la soluzione
di certo so che se tutti fossero felici con se stessi
riuscirebbero ad esserlo di più anche con gli altri.
Penso a mia madre, alla sua infelicità cronica
al suo vivere sempre (a parole) per gli altri...
 

 
Non so cosa le abbia portato di buono, onestamente,
 la sua vita è stata un calvario continuo
un continuo autoflagellarsi...
e questo ci ha insegnato
a noi figlie 
che "la vita è una valle di lacrime."
Pensa che fregatura se non ci fosse il Paradiso
e invece fosse qui, che cosa ti saresti persa , mamma.
 
Ora che ci stai lasciando, penso
ma non sarebbe stato meglio insegnarci la gioia?
Strani pensieri...
per re iniziare questo diario dopo mesi di abbandono.
Strani pensieri...
ma veri
e seri...
Buon Lunedì a tutti e se ci riuscite..
Gioite!
 
Marzia Sofia

26 maggio 2015

Il mio Gustaviano, La Mia Storia,

LA STORIA 
E arrivò l' anno 2000
ma il mondo non cambiò e la famosa profezia non si avverò e io mi divertivo comunque.
Nonostante tutto sapevo quello che volevo. Solo che non avevo ancora la capacità di crederlo fino in fondo.
Ancora ero legata ad un uomo. Il quale cominciava a cambiare la sua percezione di me e la cosa lo sconcertava alquanto. Lo rendeva diverso. Verso di me e verso se stesso... Come poteva accettare che io che non mi ero mai mossa da casa senza di lui, che non avevo mai avuto nemmeno la chiave di casa Improvvisamente avessi una mia identità, che riuscissi a decidere per me e spesso per lui, che avessi una mia autonomia e finanziaria e decisionale. Quando aprii il mio piccolo laboratorietto, in una via di antiquari e artisti, ero al settimo cielo... per la prima volta io che ero costituzionalmente timida, e insicura, mi dissi ho 40 anni se non ora quando???
Io crescevo, finalmente, al contrario di lui che nel contempo diventava sempre più insicuro e dubbioso, sempre più debole e senza volontà. Mi osteggiava per ogni cosa. Fino a rasentare l' ostruzionismo.
Le nostre strade avrebbero dovuto dividersi allora. Eravamo di colpo diversi. Quello che piaceva a me non piaceva più a lui, e viceversa...quello che facevamo insieme non era più quello che voleva fare.
E quello che faceva lui non era più quello che amavo io.
Tra noi tutto divenne insopportabile. 


Ci amavamo ancora, ma non ci stimavamo più.
E quando non si è coesi quando non si fanno e non si credono le stesse cose, dopo, non si è più in grado di amarsi in maniera cieca e totale. Difficile che si riesca a tenere insieme un rapporto.
Ma mio figlio era ancora piccolo e io non volevo dargli un dolore che sarebbe stato ancora più grande se ripetuto nel tempo a questa età...
Quindi sopportavo io e sopportava, a malapena lui.
Anche Firenze che aveva tanto voluto cominciò a stargli stretta.
Si deprimeva per ogni cosa. Non aveva la forza di reagire, e smetteva di pensare positivo e produrre azioni e intenzioni. Mi aveva promesso di finirla con quel vizio che tanto detestavo e che non avevo mai condiviso. Io che nemmeno fumavo...
Lui mi diceva che era innocuo che lo faceva star bene un cannetta ogni tanto che vuoi che sia ...diceva... Tu sei una provinciale, non lo sai cosa vuol dire, mi fa star bene.
Ma io non lo sopportavo... 


Io invece mi trovavo bene a Firenze, ma dovevamo viaggiare molto su e giù per l' Europa e io guido malissimo lui si sentiva il mio autista e la cosa non lo divertiva affatto.
Caricavamo la roba fatta in macchina e viaggiavamo. La vendevamo benissimo al nord.
Una volta al mese rifornivamo i negozi di Hamburg ed era veramente difficile lasciare il ragazzino da solo, quindi la distanza da mia madre anche se di soli 30 km era diventata enorme...
Nel contempo facevamo tutto quanto c'era da fare per sopravvivere... Mercatini, ricordo uno in una viila bellssima Villa Orsini o Corsini non ricordo...di S Casciano con dei giardini magnifici. (come tutto si ripete nella vita è impressionante ) Mostre, cataloghi con le nostre creazioni, insomma tutto quanto adoravo fare. IO...
Lavoravo molto e restauravo anche, ridipingevo e restauravo antichi mobili settecenteschi nelle grandi case signorili fiorentine... Il mio buchetto funzionava e mi divertivo un sacco . Passavano persone di ogni razza e cultura e consegnavo lavori perfino nel nord... Ma sopratutto stavo conquistando la mia piccola parte di Firenze...e anche la mia identità...
Ricordo episodi, incredibili per me, ancora adesso.


Tipo le figlie di un famosissimo antiquario venivano da me a farsi ridipingere alla mia maniera i loro mobil, che erano di quelli che quando eravamo in Germania io acquistavo... Mobili dei più famosi mobilieri fiorentini che ancora oggi vanno per la maggiore, ero estasiata. Il mio labile ego cresceva un pò... le ho sentite dire cose sul mio lavoro che ancora oggi echeggiano nelle orecchie. Ero veramente soddisfatta, anche se le difficoltà.. non mancavano. Sopratutto sul fronte umano e sentimentale.
Mio figlio adorava il mio compagno, era come un padre per lui era il suo vero padre, poichè con lui aveva vissuto dall' età di due anni. Ma si sa, accade nelle migliori famiglie...
Ora ne aveva tredici ed era in piena adolescenza.


Quindi anche su quel fronte cominciarono i dissidi.. Ed erano notevoli... e poi ci si mise mia madre... e tutto capitolò...
Sono naturalmente molto in dubbio se parlare così apertamente della mia storia. Ma con questa Storia Vera, nel mio piccolo voglio far capire a chi non ci pensa che dietro ogni successo, se il mio si può considerare tale, ci siano un mare di cose che non sono sempre state facili... Tutto si paga ed io l' ho pagato caro... anzi carissimo.


Se volete potete seguirmi, se siete dei moralisti o siete prevenuti nei miei confronti, abbiate pietà di me di voi e non passate da queste parti... 
Buona giornata a tutti e che lo sia....

Il mio Gustaviano La mia Storia

Nel 1999
arrivammo dunque a Firenze
(mica un posticino da nulla) avevo affittato questo attico che vedete nelle foto... tra Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, la vista era di una bellezza mozzafiato e io me ne innamorai alla prima visita. Pensai che avrei potuto pagarmi l' affitto arredandolo a dovere e adibendo alcune delle numerose stanze a B&B. Eravamo all' ottavo piano. Nell' annuncio c'era scritto 220 mq di terrazzi... mi bastò.
Solo con i nostri clienti tedeschi che avrebbero voluto visitarci, e o gli amici, avremmo potuto tranquillamente viverci dentro anche noi...
Una sorta di pensione per la pensione.
In fondo vivendo ad Hamburg eravamo abituati a quel livello di prezzi. In Germania la maggioranza delle persone nelle grandi città vive in affitto.
I prezzi delle case sono proibitivi. Diciamo che quello che costava un attico del genere a Firenze io lo pagavo triplo per un negozio in città ad Hamburg. E di negozi me ne erano rimasti tre.
Firenze e un motorino.
Uguale la Libertà e la bellezza.
Come 35 anni non fossero mai passati. Me ne sentivo 15. Il mio marchesino al Poggio imperiale. D' altra parte lui era il mio principe, e meritava il collegio più esclusivo del mondo. Un negozietto per divertirmi. E il mio compagno su è giù a supervisionare il resto in Germania. Tutto era sulla carta perfetto. Pareva.
Ricordavo ogni pietra. Ogni angolo, ogni piccolo scorcio di fiume. Ogni ricordo aveva il potere di rendermi viva.
Quella era Firenze, la mia Firenze. Ne ero orgogliosa...
Il dolore per aver lasciato a malincuore la città dove avevo passato gli anni più belli della mia vita, piano piano si stava affievolendo. Hamburg e il suo meraviglioso lago... stava per essere elaborata se non dimenticata archiviata. Eppure quanti dubbi quanta sofferenza per e anche per Tyron al pensiero di lasciarla. Si stava consumando dentro di me il dubbio e la certezza di poter ricominciare con tutto un nuovo modus vivendi. La nostra eccitazione appariva tangibile.
Ricordavo tutto di Firenze e della mia giovinezza...ed ero felice... la mia scuola, mia nonna e il suo profumo, che anche se non c'era più lei io la amavo di più ogni giorno... le mie cuginette ritrovate, i miei anni passati, i miei primi amori, la mia gioventù. La mia lingua il suono del nostro dialetto di cui da giovane mi vergognavo con quella c così assurda... tutto stuzzicava le narici e le solleticava fino farmi starnutire dalla gioia.
Ero approdata in Germania dieci anni prima...
Era tempo di tornare, mi ero detta.


Avevo quarant' anni ormai, avrei potuto godermi il mio futuro dopo tanto lavoro. Avrebbero potuto essere gli anni più belli della mia vita, avrebbero dovuto, mi dicevo.
Ma il destino ci mise una zampa, non una mano. Proprio una zampa e con un colpo violento fece un graffio indelebile sulla mia anima. Mi portò via l' unica certezza.
Si vede che tutto si paga alla fine nella vita mi dicevo io, e nonostante tutto continuavo a sognare.
Aprimmo un laboratorio in Oltrarno. Un buchetto stipato di mobili che io dipingevo come un ossessa. Ai mobili poi si aggiungeva di tutto piatti vasi vassoi, ogni genere di oggetti creati e dipinti da me. Sempre più sfacciatamente liberi dalle mode e dalle costrizioni correnti. I miei parenti mi prendevano sempre più per pazza. Chi scuoteva la testa, chi si preoccupava. Mia madre direttamente mi osteggiava con un rifiuto costante, e indissolubile. "Ah lei ll' è un artista... diceva strascicando la parola come con disgusto.... ma ll'è grulla da manihomio!" 


In una via piena di artisti di ogni genere... Io con i miei mobili dipinti di bianco antico, parevo appunto, la mosca bianca...
Mobili dipinti di bianco nella patria dell' arte e della cultura??
Tra gli artigiani famosi le più grandi botteghe d' arte... tra lo stile cinquecentesco ovunque?
Tra la gente abituata a vendere di tutto, ma che fosse ispirato almeno al rinascimento... E in mezzo a tutto questo... Che ci faceva la mia idea fissa Gustaviana?  Che andava ben oltre lo shabby chic?


Quello che accadde di bello nel 1999 fu che nella più famosa vetrina di arredamento della città dove vivevano i miei, a pochi chilometri di dovuta distanza da mia madre, vidi il Famoso "Case Svedesi" in Italiano... e lo presi immediatamente. Con mia grande felicità vi erano altre foto oltre a quelle che avevo nell' edizione tedesca. E potevo leggerlo nella mia lingua. Io il tedesco lo parlo quasi perfettamente e lo leggo anche...
Ma leggerlo in Italiano mi gustava di più. Lo acquistai immediatamente con il cuore che batteva forte forte...


PS Mi scuso per la lunghezza, sintetizzo ma non basta... mi scuso con quelli che questa storia la sanno, per averla letta sul mio Blog, ma ho ancora qualcosa da raccontarvi, se mi vorrete seguire... 
Buona giornata a tutti e che lo sia...

Il mio Gustaviano, La mia storia

La STORIA
Li mettevo in vetrina e li vendevo, ho detto. Ma eravamo in Germania, ve lo siete dimenticato?? In Italia, terra piena di sapienza e bellezza si pensa anzi si è sicuri, che l' unica bellezza sia la propria, quella codificata consolidata sicura, della storia e dell' arte che ci contraddistingue. Nessuno credo è, anche se a ragione forse, più presuntuoso degli italiani, e più restio ad aprirsi al nuovo. Avevo in questi anni, tre per l esattezza, riempito mezza città di mobili di ogni genere, portati dall' italia e decorati ad arte da me dentro il magazzino dietro casa...






Mi ero inventata di scriverci sopra a pennello le arie dell' Aida o sopratutto la Divina Commedia, o anche delle frasi di poesie di Prevert o di Dante... In Germania la gente ama l' Italia. Ama tutto quello che viene dall' Italia. Adora il cibo il sole il mare e tutto quanto fa cartolina dell' Italia. Ma in Italia ci sono la cultura, le grandi marche del bello, la grande Moda, il grande lusso, la grande Eleganza, e la si esporta in tutto il mondo. Cosa potevo aspettarmi dagli Italiani? Non lo sapevo. Tutti amano l' Italia Specialmente i tedeschi. Specialmente un, Tedesco. Il mio compagno, che si mette in testa di venire a vivere in Italia è stanco dopo anni di sù e giù... Ore ed ore di autostrada di notte di giorno, con il gelo con la pioggia, e dopo lungo insistere riesce a convincermi. Non so cosa sia stato, sarà stata la nostalgia di mio babbo che stava invecchiando, e che vedevo una sola volta al mese, ma mi mancava, sarà stato il clima, che accetto e lui decide di trasferirsi come me e Ty in Italia. 
Tanto, dice, lo stesso che facciamo ora, lo possiamo fare comunque. Lasciammo i negozi nelle mani di una persona fidata di famiglia, non dirò che ramo familiare per rispetto ,non a lui, ma al mio ex compagno... e ci trasferiamo in Italia.



 A Firenze. In centro a Firenze. 
La via che da Ponte Vecchio porta a palazzo Pitti. In pieno centro. Quindi apro un Laboratorio d' arte e decorazione di mobili e oggetti in una via dell' Oltrarno strategica per il turismo e per il passaggio di gente. Ve lo immaginate FIRENZE ? la mia città... ero al settimo cielo. ma mi sarei accorta molto presto di esser troppo avanti quindi decisamente indietro...
Sintetizzo al massimo che altrimenti i ci vorrebbero trecento puntate. Vi racconto solo quello che più vi interessa... 

saltando pezzi importantissimi ai fini di certe decisioni, ma si sa il tempo è tiranno e io voglio in una ventina di puntate eheheh arrivare al dunque.. ( scherzo) 

A Firenze che cosa accadde? Accadde una rivoluzione... La rivoluzione Marziana... 
Non fate l' errore di pensare che io vi stia nascondendo od omettendo, (trovate tutto sul blog ) io sto sintetizzando e riassumendo per arrivare a dirvi quello che mi preme... quello che si vede dal di fuori in un racconto è la millesima parte di quello che accade e delle cose che ci portano dove siamo...
Come ci arrivammo, quanto fu difficile lasciare tutto, quanto fu pesante riuscire a ri ambientarsi a cambiare abitudini modi di pensare di interagire con le persone. Quanto fu difficile il rapporto con le istituzioni con la burocrazia, con il modo di vivere diverso degli Italiani, quale io ormai non ero più.. ve lo lascio solo che indovinare.



A voi che mi leggete qui, serve solo che vi dica che
lavoravo come una matta. Creavo ( oddio che PAROLA ABUSATA ) come una forsennata... lasciando libera la mia fantasia e il mio gusto. Trasformavo dal nulla cose da buttare letteralmente... da buttare e le nobilitavo. Era mi dicevo la filosofia de " il Marchese di Carabas" da Povero a nobile solo con la fantasia... come coniugarla con il Gustaviano? A Firenze cosa c'entrava il Gustaviano tra i palazzi del 300 e del 500 .. proprio Firense quella patria che aveva dato vita a tutto ma proprio a tutto ?? eh ve lo racconterò....




E voi direte, ma quando finisce questa roba??? ehh solo un pò poi lo saprete... continuate a seguirmi siete numerosissimi... e saprete cosa c'entra... e anche se non mettete MI PIACE io vedo le visualizzazioni!! 

Buona giornata a tutti e che lo sia....

Il mio Gustaviano, La mia storia,

La STORIA
Dunque come vi dicevo, eravamo nel 96 e io avevo in mente un idea... Pensate a vent' anni fa... Era un pò difficile far capire quello che intendevo. 
Lo stile che andava per la maggiore era al massimo l' arte povera, oppure il moderno, che era già vecchio appena usciva dalle fabbriche, ma io, ci provavo a cambiarlo. 
Anche se sopratutto in famiglia mi prendevano per matta.
Quello che volevo fare, era rendere bello il brutto. Trasformarlo in un opera unica e al di là del tempo e dello spazio. 


Sopratutto delle mode. Personalizzarlo con stile. Oltre a rendere e lasciare questo mondo più pulito più ecologico meno distruttivo. Si ci credevo.Pensavo al recupero e nemmeno lo sapevo.
Sapevo che si rischiava ad ogni passo di esser considerati senza gusto o pacchiani o kitch, ma a me ad un' analisi più attenta, parevano loro dei banali imitatori di stili. 
Gente senza fantasia, né coraggio di rischiare.
E' facile sembrare nel giusto quando si imita e si corregge. Difficile è inventare qualcosa di nuovo, che poi piaccia a tutti o a molti .
Visto comunque che la visione di me in famiglia era anche precedentemente la stessa, mi permisi di continuare nella mia follia. 
Ricordo discussioni infinite con una parente. La quale insieme a mia madre era considerata una vera intenditrice di stile, in città. La tipa mi criticava ad ogni passo, ad ogni ombra,ad ogni sporcatura, ad ogni imperfezione . la mia voluta sprecisione per loro era un difetto. Invece era proprio quello che io amavo. 
Quello che io ricercavo dannatamente. 
Nel mio garage o nel mio giardino mi ubriacavo di cere e patine fino a vivere con il mal di testa o la nausea costante. Ero ore ed ore a dipingere e sporcare.
Nel 1995 in Italia, per mia fortuna, aveva aperto la prima catena di Mercatini dell' usato e io in ogni viaggio prendevo delle cose le portavo in negozio e miracolo, non facevo in tempo a metterle in vetrina che sparivano. 


I mobili di mia nonna erano già tutti stati trasformati e a volte dovevo litigare per non venderli. Li tenevo stretti. Ma tutti me li chiedevano. Improvvisamente, li volevano. Se non dicevo quali erano, li volevano. Ma guai a dire che erano quelli vecchi della nonna morta o del mercatino dell' usato. Naturalmente...
Quello non lo si poteva dire... 
Li pagavo pochissimo ma ero costretta a venderli con un buon ricarico perché non esisteva normativa in merito. Se avessi venduto un tavolo ovale con gamba centrale meravigliosa con sei sedie intorno bellissime per 35.000 lire come lo avevo pagato beh ci avrebbero sputato sopra o mi avrebbero portata al manicomio. 
Che cos'ero io?? Un' artigiana o un' artista???
Annoso dilemma che ancora mi tedia...


Avevo anche allora la mania di fotografare e devo dire, che ora ne sono più che mai orgogliosa. Queste che vedete infatti sono le prime vere originali foto storiche di quello che sarebbe diventato per forza di cose un lavoro. Vero è che mi ero avvicinata con dei colori più caldi dell' attuale bianco. Attraverso mio zio e un amico entrambi famosi pittori, dopo vari tentativi, feci come mi pareva e scoprii una tecnica di patinatura e antichizzatura come la chiamavo io ,che ancora oggi ritengo unica. A meno che qualcuno non voglia smentirmi, con i fatti.
Anche se ormai molti, non tutti secondo me, sono bravi nelle loro tipologie di patina, io credo di essere stata una pioniera assoluta. Ecco amiche...Fu così che mi innamorai delle patine. 
Mi pareva che tutto acquistasse una sua verità un suo deciso mistero. 
Era come se il fatto di sporcarle le rendesse vere, quelle cose. Consunte dal tempo e dalla storia... le guardavo e mi dicevo... mamma mia ma le ho proprio fatte io??? e com' erano attuali come erano belli... In libreria poi, avevo trovato il libro di una inglese trapiantata in America... una certa Rachel Ashwell che mi era piaciuto molto trattava di cose usurate sciupate quasi sporche.... era lo Shabby Chic... L abellissima signora bionda aveva pensato come me a rinnovare vecchi mobili.. ero finalmente sulla buona strada, ma non del tutto ... il suo stile non assomigliava a quello che volevo... mi piaceva sì, ma non era il mio mondo. 
Troppo bianco troppe rose troppo a volte, lezioso. poi avrei cambiato un pò idea ma questo ve lo dirò in seguito... Quindi.. d' incanto, sempre in libreria, Vidi il libro che mi cambiò la vita. CASE SVEDESI... in tedesco però... e me ne innamorai perdutamente. Sì di quelle foto di quello stile di quelle idee Gustaviane... 


Volevo leggerlo!!!! Ma in Italiano non c' era ancora. Mi perdevo le sfumature... ero incavolata...
Ora per spiegarvi il Gustaviano mi ci vuole un altro pò... sappiate che anche se ormai pare che il mondo tutto, specialmente quello femminile, tenga un pennello in mano... in realtà se si esce allo scoperto nel mondo reale, sono molte le persone che ancora non ne sanno niente o quasi... così se volete seguirmi, ve lo spiegherò a modo mio...sempre se vi va, naturalmente. 

Buona giornata a tutti, e che lo sia...

La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...