29 dicembre 2010

Calendario 2011 Shabby è Chic!





Viene Gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato
fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato...
Sono distese lungo la pianura bianche file di campi,
son come amanti dopo l'avventura neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...


Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza
lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza...
L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza
nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza..



Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo,
porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo...
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana,
l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana,
la guardi, è già lontana...


O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi
è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

Con giorni lunghi al sonno dedicati il dolce Aprile viene,
quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele,
che ti chiamò crudele...
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore,
come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole,
dopo un giorno di sole...

Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera,
il nuovo amore getti via l'antico nell'ombra della sera, nell'ombra della sera...
Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore,
mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore...

Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio:
in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io...
E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro,
con le tue spighe doni all'uomo il pane, alle femmine l' oro,
alle femmine l'oro...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi
è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...


Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone,
riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione,
come in una visione...

Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore
mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore...




Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età,
dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità...
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...
Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza:
nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza,
prepari mosto e ebbrezza...
Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze,
lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi
è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...


Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti,
si festeggiano i morti...
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada,
in fango della strada...

E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte,
lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte,
tristi semi di morte...
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre,
ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi
è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...


http://www.youtube.com/watch?v=f_phVZjsC-A



Canzone dei dodici mesi dell'anno

di Francesco Guccini

A tutti voi 
auguro che 
il 2011
sia l' anno in cui tutti i vostri sogni 
ed i vostri desideri 
siano
troppo 
vecchi e vissuti
e
che dobbiate sostituirli 
con dei 
Nuovi Sogni
che, il difficile amici miei,
 è riuscire a sognare ancora....


la vostra Marzia-Sofia

24 dicembre 2010

Marzia Sofia's Calendario 2010 In attesa del 2011



Succede che mi stanco dei miei piedi e delle mie unghie,

e dei miei capelli e della mia ombra.

Succede che mi stanco di essere uomo.
-- Pablo Neruda



Breve l'amore, lungo l'oblìo...
-- Pablo Neruda



Pendio, origine del pianeta, le tue palpebre spalancano il crepuscolo della terra assaltando l'azzurro delle stelle.
-- Pablo Neruda


                                                        La parola è un'ala del silenzio.
-- Pablo Neruda 


Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.

Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
-- Pablo Neruda



Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto,
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché si,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l'erba
e la sabbia essere felice con l'aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.



Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all'ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell'erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l'acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l'aria canta come una chitarra.



Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio: «La notte è stellata, 
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza.»


Il vento della notte gira nel cielo e canta.




Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'amai e a volte anche lei mi amò.


Nelle notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
La  baciai tante volte sotto il cielo infinito.


Lei mi ha amò e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.



Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho perduta.


Udire la notte immensa, ancor più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sll'erba la rugiada



Che  importa che il mio amore non potesse conservarla
La notte è stellata e lei non è con me.


E' tutto. In lontananza, qualcuno canta. In lontananza

.La mia anima non si accontenta d'averla perduta.


Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.



La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.

Noi, quelli di allora, già non siamo gli stessi.


Io non l'amo , è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.


D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.


Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo.
È così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.


Perchè in notti come questa la tenni tra le mie braccia,

la mia anima non si rassegna d'averla perduta
.Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.





Buon Anno
2011



La vostra
 Marzia-Sofia


Ps. ci rivediamo ad anno nuovo!!!!!





23 dicembre 2010

VI Corso di trasformazione. Una credenza Shabby ma Chic!



Al di là del gusto o meno che voi abbiate
dovete convenire 
che avere in casa un mobile di questa fattura 
scuro e marrone addirittura tetro e ingombrante 
non è sempre piacevole.
Ma se avete un pò di manualità, 
e molta pazienza oltre che il cosidetto olio di gomito,
potete cimentarvi
in un opera di questo genere...


Quando vi troverete di fronte ad una mole di lavoro 
come questa, non vi spaventate...
ma armatevi di pazienza e iniziate 
a grattare bene bene...
poi


 usate una base ad acqua o una cementite 
o qualsiasi altro aggrappante
che vi permetta di pitturare in maniera coprente
la superficie del mobile...


infine copritelo con una o due mani di vernice all' acqua .
Se la base è ad acqua... 
meglio satinata, ma anche 
 lucida ...dipende dai vostri gusti..
Se dunque desiderate un mobile cosidetto Shabby 
iniziate a grattarlo dove pensate che l' uso sia più comune 
e rendetelo Shabby,
sciupato insomma...


se vi fermate qui 
vi consiglio di non usare una vernice troppo bianca... 
mischiatela con un crema o un panna... 
delicatamente sporcante del colore ..
che, il bianco
nella realtà 
risulta troppo deciso, 
e al di fuori delle foto, banale...
se poi siete proprio brave ...
inventatevi un modo per sporcarlo 
e patinarlo con una cera ...
Non ne esistono in commercio di valide
direttamente all' acquisto... secondo me...
esistono buone basi di cera
come anche quella della famiglia della nostra amica .
Francesca Meazza
ma prima di usarle
bisogna mischiarle con altri materiali
e questo è il mio segreto...
la mia fantastica crema PACTRA



infine io ho un altro segreto
il mio oro pallido 
da stendere a dito sui bordi del mobile stesso
Ecco ora vi ho detto proprio tutto amiche mie

e questo è il mio regalo di Natale 
per voi...

Comunque
una cosa non posso regalarvi 
la mia esperienza e il mio occhio...
 la MANO 
poi dovete averla da voi...
ma.... molte di voi sono probabilmente più esperte e creative di me 
Vi auguro un Buon Natale
di cuore
la vostra Marzia-Sofia

21 dicembre 2010

Un mobile fuochi per una cucina Gustaviana.


Quando si progetta una cucina 
secondo me non bisogna andare sul preconfezionato
specialmente se si tratta di una cucina, nello stile 
che tutte noi amanti dello Shabby preferiamo...
io penso che sia Il gustaviano che lo stile provenzale
siano la vera origine da cui proviene lo stile Shabby
che cerca di riprodurre quello che esiste in 
opera nelle case Gustaviane 
e nelle case Provenzali da sempre...

La signora Ashwell 
ha perfettamente compreso che 
non avendo tutti la possibilità di avere pezzi originali del periodo e del luogo
si poteva imitare il tempo e il suo danneggiare le cose...
e renderlo vero vivo e nello stesso tempo
più alla portata di tutti...
UN IDEA CHE CONSIDERO GENIALE 
e che nel mio piccolo
come credo anche qualcuna di voi
AVEVO GIA' REALIZZATO E COMPRESO...

Quando mi chiesero di mettere mano a questa cucina
io avevo ben chiaro avendoci vissuto...
 che le atmosfere del Nord 
erano quelle che preferivo... 
nonostante
questa casa sia tutto fuorchè una casa del Nord


io che non sono abituata 
alle soluzioni tradizionali già preconfezionate
ho goduto come una matta quando ho trovato una committente così...
Era il 2006 
un anno molto... 
ma molto particolare per la mia vita...


è difficile immaginare quando vedete un mobile marrone
che 
 forse è stato la parte inferiore di una libreria 
o di una credenza chissà
che possa diventare la base dei fuochi per una cucina..
e assomigliare a qualcosa che hai visto su una foto che adoravi...
ma a me 
che sono una pazza visionaria 
la cosa riusciva semplicissima...
eccoci qua all' opera...

quando ti trovi davanti ad una parete vuota e tre o quattro
tra muratori idraulici imbianchini elettricisti marmisti ti stanno lì ad aspettare 
devi aver tutto bene chiaro nella mente
e io ce l' avevo... ma sopratutto ...
dovevo farlo capire a loro 
e questo era il difficile...

comunque si comincia sempre da qualche parte nella vita 
e noi abbiamo cominciato...


le idee quando prendono forma si sviluppano da se
finchè non si sa più ..chi le ha generate...
dopo le IDEE sono di tutti...



vanno avanti come si dice da sole...
mi son sempre chiesta se eran più bravi le migliaia 
di operai che per una ripida scala
salivano su a costruire Le IDEE del Brunelleschi 
o lui che in silenzio 
nel buio della sua cameretta dipingeva e calcolava
se quella cupola di cui ancora si parla..
sarebbe stata su per più di cinquecento anni
quando ora si costruiscono grattacieli che si e no durano cinquant' anni


Uno vede una bella foto e non ci pensa
a quanto lavoro ci sta dietro
a tutto quello che vede
quanti dei miei concittadini
I Fiorentini
sono entrati nel Duomo o nel Battistero?


io nemmeno quasi..lo sapevo che esistevano i blog allora
pochi anni fa
e nonostante tutto per me e solo per me collezionavo foto 
che mi convincessero che quello che stavo facendo
avesse un senso almeno per me
che quando il lavoro è finito
non è già più tuo..
e i marmisti lo fotografano per le loro riviste 
i muratori se ne compiacciono i proprietari ci vivono..
.e tu che da quella piccola idea
hai visto realizzato tutto questo ti compiaci


di sapere 
anche se lo sai solo tu 
quanta precisione fantasia 
e capacità di andare a scovare le cose nei vecchi magazzini di falegnameria 
dove hai trovato quella cornicetta a merli 
e che hai applicato alle scaffalature 
su cui hai disegnato stando attenta a tremila foto che hai visto 
dei reggimensola su misura 
e li hai dipinti in due toni di colore 
con una riga dipinta a mano bianca sul grigio 
per ricreare quell' effetto che ami tanto nei vecchi lavori del settecento...

e anche se lo sai solo tu sei orgogliosa e ti senti soddisfatta
anche se molti ti guardano con compatimento
e ti dicono ma questa cucina è un salotto 
e non c'è complimento in quello che vorrebbe esserlo


e alla fine dici che impari a fregartene ...ma un pò male ci resti



però pensi 
che da quel vecchio mobile 
e dalla tua visionaria follia 
è nato tutto questo

e allora...
un bel sorriso di compiacimento 
non te lo leva nessuno...

la vostra Marzia-Sofia


20 dicembre 2010

2002. Case. La mia prima camera da letto Gustaviana.


Care amiche mie
so bene che a molte di voi il leopardo non piace 
abbinato poi...ai mobili Shabby ...
ma
questo è il mio stile
e non vedo perchè dovrei vergognarmene...
se non per il fatto che ora ...certe cose che ho fatto 
come nel caso di questo lavoro fatto nel 2001
ora mi appaiono abbozzi...


Adesso forse  farei le cose in maniera diversa
 ma sono passati dieci anni ...
anche se pare impossibile...

Quando sono arrivata in questa stanza 
sapete...
era di una tristezza unica..


insomma anche peggio di così
ma vi risparmio la bruttezza della foto precedente...


per me erano gli albori 
del Gustaviano


i mobili avevo già cominciato dal 1996 
a dipingerli
ma per quanto riguarda le pareti 
usavo tutto un altro stile...
questo, era uno dei veri primi tentativi...


soldi non ne avevamo 
e la casa appena comprata
 si era mangiato tutto quanto possedevamo...
Si ...questa era la camera da letto principale
della mia casa...


trattandosi della prima e unica casa ...
che io abbia mai posseduto
e che credo mai possiederò...
avrei potuto fare di meglio


certo se fosse adesso
saprei come fare diversamente
ma allora ero come dicevo agli albori

e se ci ripenso
Dio,
quanto mi manca quella casa...


forse molta della colpa del fatto che io l' abbia perduta 
è mia 
solo mia inutile dare la colpa agli altri...
avrei dovuto combattere di più...
insistere smettere di vivere nella mia nuvoletta d' Arte 
e scendere sulla terra tra bancari e commercialisti...
insomma..
chi di noi non lo fa..
combattere!!!!
si deve...
sempre e comunque
e quando gli eventi ci sopravanzano
dobbiamo resistere ancora di più
senza perdere la testa
senza piangersi addosso come purtroppo un lato del mio carattere 
ereditato da mia madre
 mi fa spesso fare..
.

ma come si fa a sapere prima 
quello che accadrà dopo..
non c'è prova ...nel palcoscenico della vita
si va in scena e via...

Quante di voi potrebbero raccontarmi storie 
ancora più complicate della mia..
quante di voi ...che non si espongono 
in realtà 
hanno molto più di me.... da raccontare...


Questa comunque è la mia 
di Storie 
e non ho nessuna intenzione di preoccuparmene!!!!

La vostra Marzia Sofia


La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...